Capriolo torna all’attacco: due aggressioni. La sindaca di Riccione chiude il parco

L’ordinanza: “Chiusi da martedì 16 aprile gli accessi alla zona verde a tutti i cittadini ‘per la loro incolumità”. L’animale aveva già costretto in passato la chiusura dell’area verde: catturarlo non è facile. “Confidiamo al più presto di portarlo in un’area in cui possa vivere serenamente”

Capriolo aggressivo torna all'attacco: il sindaco di Riccione chiude il parco

Capriolo aggressivo torna all'attacco: il sindaco di Riccione chiude il parco

Riccione, 15 aprile 2024 –  Il capriolo torna a prendere a cornate le persone nel parco Chico Mendes di Riccione, e la sindaca Daniela Angelini chiude gli accessi alla zona verde a tutti i cittadini “per la loro incolumità”. La prima prima cittadina ha firmato un’ordinanza urgente che vieta l’accesso al parco Chico Mendes a partire da martedì 16 aprile, nel tratto compreso tra il Rio Melo, la Statale 16 e il centro studi.

"Compiamo la scelta di mettere in sicurezza l’area del parco e la pista ciclabile, chiudendoli al pubblico, in un periodo in cui le scuole sono ancora aperte e in quella zona transitano tantissimi bambini e ragazzi – spiega la sindaca -. Confidiamo che il capriolo possa essere al più presto catturato e portato in un’area in cui possa vivere serenamente. Sappiamo però che la cattura di un animale di quella specie non è affatto semplice, tanto che gli anni scorsi l’obiettivo non è stato raggiunto. Per questa ragione, fino a quando non sarà stato catturato e resterà stabilmente in quella zona, parco e pista ciclabile resteranno interdetti al pubblico”.

Il provvedimento è stato preso in seguito alle diverse segnalazioni arrivate negli ultimi giorni, incluse vere e proprie aggressioni ai danni di una donna e di un pensionato. Il capriolo sarebbe tornato in città sfruttando il corridoio verde lungo il Rio Melo.

L’animale in questione per sua natura sarebbe schivo nei confronti dell’uomo, ma il comportamento di questo esemplare non è comune. Il divieto d’accesso viene emanato dopo il confronto con la Direzione generale agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, ambito di Rimini, per tutelare l’incolumità pubblica e l’integrità fisica della popolazione spiegano dal municipio.