Morto piscina Riccione, la fidanzata di Diongue: "Ora sarai il mio angelo custode"

"Ci sentiamo dopo". E’ l’ultimo messaggi, inviato verso le 13.30 di giovedì. Nemmeno un’ora dopo, l’hanno chiamata per darle la terribile notizia: il suo fidanzato era morto

Diongue Madiaye assieme alla propria fidanzata, con cui il giovane 21enne stava da 2 anni

Diongue Madiaye assieme alla propria fidanzata, con cui il giovane 21enne stava da 2 anni

Riccione, 17 luglio 2022 - "Ci sentiamo dopo". E’ l’ultimo messaggi, inviato verso le 13.30 di giovedì. Nemmeno un’ora dopo, l’hanno chiamata per darle la terribile notizia: il suo fidanzato era morto in piscina. "Io mi trovavo in Sardegna con la famiglia – spiega Giada (il nome è di fantasia, ndr) –. Non sapevo che quel giorno Diongue sarebbe andato in piscina. E’ stato come essere colpiti da un fulmine. Così ho preso il primo aereo per tornare di corsa a casa".

Aggiornamento Morto in piscina a Riccione, indagato il proprietario del Grand Hotel

"Ho sentito mille versioni di questa storia ma l’unica che mi è sembrata attendibile è quella della cugina di Diongue, che si trovava con lui piscina – prosegue la fidanzata – Lui e la cugina erano arrivati lì verso le 12 e aspettavano i loro amici che li avrebbero raggiunti verso le 15. Quella mattina Diongue aveva avuto un po’ di mal di testa, ma sembrava tutto passato. Stava bene, si stava divertendo con la cugina. Sapeva nuotare benissimo, non ha mai avuto problemi di questo tipo".

A un certo punto però, verso le 14, qualcosa deve essere andato storto. "Diongue era appoggiato al bordo della piscina, dopo essersi tuffato dal trampolino. Sapeva bene che la cugina non sa nuotare e per questo non la perdeva mai di vista. Anche lei si è buttata in acqua, ma dopo qualche istante ha iniziato a sbracciarsi e dimenarsi. Era in difficoltà e così Diongue l’ha aiutata, passandole il materassino e spingendola verso il bordo. Sembrava tutto risolto, ma a un tratto la cugina si è accorta che il mio fidanzato aveva una strana luce negli occhi e che era un po’ in affanno. In un attimo lui è andato sotto ed è finito sul fondo. Forse è stato un malore".

"Ci eravamo conosciuti circa due anni e mezzo fa – prosegue la ragazza – e con me si era sempre mostrato generoso, premuroso e gentile. Appena riusciva a mettere dei soldi da parte, li usava per farmi un regalo. Era ben voluto da tutti, specialmente da mia nonna. Anche se abitavamo lontani, lui ogni giorno faceva un sacco di chilometri per venirmi a prendere. Aveva due sogni: comprarsi una Golf R e aiutarmi a diventare medico. Gli ho giurato che li realizzerò entrambi. Ora Diongue è il mio angelo custode e so che sarà al mio fianco per sempre. I due anni passati insieme a lui sono stati i più belli della mia vita".