
Salvi i lavoratori stranieri a cui erano affittati gli alloggi. Indagini in corso: i proprietari rischiano guai
"Correte tutti fuori, c’è un incendio". Fiamme e paura ieri a Bellariva in un ex hotel di via Fano. Evacuate 25 persone: sono tutti lavoratori stranieri, in gran parte bengalesi e cingalesi, a cui erano stati affittati alcuni appartamenti della struttura. Nessuno è rimasto ferito, per fortuna. Ma i danni sono ingenti. Due appartamenti sono stati dichiarati inagibili, molti degli evacuati non sanno dove andare e hanno chiesto temporaneamente ospitalità ad alcuni connazionali, in attesa di trovare un nuovo alloggio.
L’incendio è scoppiato poco dopo le 14 in uno degli appartamenti al piano terra. Dopo pochi minuti i vigili del fuoco erano già in via Fano con una decina di uomini e diversi mezzi, a cui se ne sono aggiunti altri di rinforzo. A scatenare le fiamme potrebbe essere stato un cortocircuito, ma sono tuttora in corso gli accertamenti. In poco tempo una densa e alta colonna di fumo si è levata dall’ex albergo. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, che insieme ai vigili hanno fatto evacuare completamente l’edificio. All’arrivo delle forze dell’ordine, in realtà, molte delle persone alloggiate nella struttura erano già in strada, prese dal panico. Ci sono volute un paio d’ore per riuscire a domare le fiamme, che dall’appartamento al pianterrenno (da dove sono partite) hanno poi interessato anche il primo e il secondo piano.
Dopo la paura, molto presto potrebbero arrivare multe e provvedimenti del Comune nei confronti dei proprietari della struttura di Bellariva. L’ex hotel di via Fano è al centro di un lungo contenzioso tra i titolari e l’amministrazione. Il Comune aveva negato il cambio per la destinazione d’uso dell’edificio, da alberghiero a residenziale, ma i lavori alla fine sono stati fatti comunque. L’amministrazione aveva intimato la demolizione dello stabile, commutandola poi in una maxi multa da 1,6 milioni di euro vista l’impossibilità di ripristinare l’ex hotel al suo stato originario. I proprietari hanno fatto causa, ma la sentenza del Consiglio di Stato del 25 novembre ha chiuso la vicenda rigettando il ricorso e dando ragione al Comune. E dopo l’incendio di ieri, sono scattate nuove verifiche sulla struttura, comprese quelle sulle condizioni igienico-sanitarie degli alloggi. Intanto due appartamenti sono stati già dichiarati inagibili, a causa dei danni provocati dalle fiamme e dal fumo.
Manuel Spadazzi