Coronavirus Rovigo oggi, cinque positivi. Chi è il nuovo contagiato

In quarantena i medici entrati in contatto con un paziente

Una volontaria

Una volontaria

Rovigo, 6 marzo 2020 - Un nuovo paziente positivo al tampone per il coronavirus, diventano cinque i contagiati in Polesine. Si tratta di un uomo di 82 anni che martedì 3 marzo, su indicazioni del suo medico curante, si è presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Rovigo riferendo di avvertire forti difficoltà respiratorie.

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Seguendo il percorso di triage è stato inquadrato come probabile polmonite poiché durante i colloqui non ha riferito di essere stato a contatto con persone o zone considerate a rischio. Visto che il paziente presentava importanti patologie polmonari croniche pregresse era stato ricoverato nel reparto malattie infettive per un approfondimento diagnostico.

Solo dopo il suo ricovero è emersa la sua partecipazione ad un evento di ballo a Ferrara, probabilmente lo stesso evento al quale aveva preso parte il paziente di Lusia risultato positivo ai test. Dopo questa comunicazione gli è stato effettuato il tampone che ha confermato la positività al virus.

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L’azienda sta cercando ora di ricostruire la rete dei contatti che l’anziano ha avuto a partire dal giorno di presenza all’evento di Ferrara fino a quello del ricovero, in modo da isolarli e sorvegliarli. Il personale dell’ospedale, che è stato a stretto contatto con lui prima del ricovero, sarà messo in quarantena con sorveglianza e tampone.

Il direttore generale dell’Usl Antonio Compostella ci tiene a ribadire che "la positività del paziente risulta nascere da un contatto con altre persone, non esiste quindi un focolaio polesano di Covid19. Le misure di allerta e attenzione dal punto di vista sociale e sanitario rimangono quelle in atto al momento. La messa in quarantena del personale sanitario legato al nuovo caso non andrà a penalizzare l’operato dell’ospedale nelle sue normali attività". Attività particolarmente intense in questi giorni nelle unità di pronto soccorso e malattie infettive, reparti al momento maggiormente coinvolti.

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"La chiusura dell’ospedale di Schiavonia si è fatta sentire con un aumento dei ricoveri nell’area internistica – commenta Compostella – nonostante l’impegno del personale sia elevato, stiamo provvedendo ad assunzioni straordinarie di medici, infermieri, operatori e assistenti sanitari. È stata anche allestita, in una zona dedicata dell’ospedale, un’area di terapia semi intensiva respiratoria con 10 posti letto". Compostella precisa ancora che non potranno prevedere la durata della fase più acuta di questa epidemia, e invita la popolazione a collaborare.

"Chiediamo ai cittadini – dice il direttore generale dell’Usl – di segnalare tempestivamente le eventuali situazioni di rischio, i contatti con le zone di infezione e soprattutto di seguire le disposizioni precedentemente date". Nella giornata è stata montata una terza tenda pneumatica, fornita dalla croce verde di Adria. La tenda fungerà da ulteriore filtro per le persone che devono accedere al pronto soccorso e sarà gestita dai volontari di Croce Rossa e dal personale dell’Asl. Questa tenda andrá ad integrarsi con le due già precedentemente installate nei giorni scorsi davanti al Pronto soccorso con il supporto dei volontari della Protezione civile. Attualmente il bollettino di sorveglianza indica 136 residenti in isolamento domiciliare e sorveglianza attiva, 30 quelli che hanno terminato l’isolamento, 40 ricoverati per sintomatologia sospetta così come 40 sono i tamponi effettuati. Di questi 35 hanno avuto esito negativo e 5 esito positivo.