Rovigo, aumenta la violenza sulle donne: 127 casi in un anno. Dal tentato stupro in stazione alla morte di Rkia Hannaoui: cosa è successo nel 2023

I carabinieri di Rovigo hanno illustrato il bilancio delle attività nel Polesine. Crescono i rerti del Codice Rosso, scendono i furti nelle abitazioni

Rovigo, 13 gennaio 2024 – Codice Rosso, nel polesine crescono i reati contro le donne. Non solo lo confermano i dati dei reati registrati nell’ultimo anno nel territorio di Rovigo – dove sono stati consumati 127 casi di stalking e violenza – ma anche i fatti di cronaca: dal tentato stupro di una ragazza alla donna accoltellata dall’ex marito davanti alla stazione di Rovigo. C'’è anche il caso della 31enne Rkia Hannaoui, uccisa da un colpo di pistola sparato dal figlio minorenne. 

Criminalità in aumento: nel 2023, i centralini del 112 hanno ricevuto 81.413 richieste di aiuto, quasi 10mila in più rispetto all’anno precedente. Arrestati 203 malviventi, di cui 14 per reati contro le donne.  Ecco il bilancio dei carabinieri di Rovigo. 

I carabinieri hanno tracciato il bilancio dei reati commessi nel 2023 a Rovigo
I carabinieri hanno tracciato il bilancio dei reati commessi nel 2023 a Rovigo

Il bilancio: cosa è successo nel 2023

Oggi i vertici dell’Arma – i comandanti Edoardo Campora e Francesco Marino – hanno tracciato un bilancio complessivo dell’attività dei carabinieri nella provincia di Rovigo. Nell’esaminare i dati dell’attività operativa del 2023, emerge come siano stati perseguiti l’85% dei delitti sul totale di quelli commessi nel Rodigino. In dettaglio, ben 5.174 sui 6.539 complessivi.

Sono 2.024 le persone denunciate, di cui 203 arrestate: numeri in crescita rispetto al 2022. 

Codice rosso: cresce la violenza sulle donne

Aumentano i reati contro le donne a Rovigo e in tutta la provincia. Nel 2023, infatti, sono stati registrati 127 reati – contro i 110 nel 2022 – con 14 uomini arrestati e 130 denunciati in stato di libertà. Da sottolineare che, soprattutto nell’ultimo trimestre del 2023, sono stati eseguiti sette arresti e 43 denunce in stato di libertà.

Le chiamate al 112

Nel 2023 si è registrato un aumento anche delle chiamate al 112: 81.413 in totale, 10mila in più rispetto alle 71.644 dell’anno precedente. Quindi lo scorso anno sono state oltre 223 chiamate al giorno e 21 interventi quotidiani.

Controlli sulle strade

I controlli lungo le strade polesane, effettuati dalle stazioni locali dei carabinieri e dai nuclei radiomobile del Polesine, hanno permesso di controllare un numero di persone pari a 61.530, in crescita rispetto al 2022 e pari a 170 al giorno, nonché 45.929 veicoli. Una serie di controlli che hanno portato a diverse denunce per ‘guida sotto l’influenza dell’alcool’ e di ‘sostanze stupefacenti. Inoltre, sul territorio polesano i carabinieri hanno provveduto a rilevare 442 incidenti stradali, numero in aumento rispetto al 2022, a questo sono conseguiti nove persone decedute.

Lotta allo spaccio 

Lo spaccio di stupefacenti è un’annosa piaga del Polesine. I numeri parlano di 47 reati complessivi, che hanno visto 16 persone arrestate e 42 denunce in stato di libertà. Si aggiungono la segnalazione di 148 persone come assuntori di sostanze stupefacenti, tra questi anche 25 minorenni.

Furti in calo 

Un dato con il segno meno è quello dei furti effettuati nelle abitazioni del territorio rodigino. Nello specifico sono stati 527 nel 2023, contro i 555 nel 2022. Da segnalare, tra le operazioni più significative, l’arresto di cinque cittadini albanesi, ritenuti responsabili di una decina di furti e rapine nelle abitazioni del Veneto ed anche in Emilia-Romagna tra maggio e ottobre 2023.

Il caso di Rkia Hannaoui: uccisa da un colpo alla testa 

Tra le operazioni più significative condotte nel 2023, c’è il caso della giovane mamma marocchina, la 31enne Rkia Hannaoui, trovata in fin di vita nella sua casa di Ariano Polesine. La donna è poi morta all’ospedale di Rovigo la sera del 28 marzo, a causa di una grave lesione al cranio dovuta allo sparo di un proiettile.

Nelle vicinanze dell’abitazione era stata trovata un’arma compatibile con il proiettile che aveva causato la morte della giovane donna. Alla fine, i carabinieri hanno scoperto che Rkia è stata uccisa da un colpo sparato dal figlio minorenne in modo accidentale, il ragazzo si era impossessato di un’arma incustodita. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di S. G. l'81enne che abita nella stessa casa di Ariano Polesine dove è stata uccisa Rkia Hannaoui. 

Ordigni esplosivi

Un fatto di cronaca che nel 2023 ha avuto clamore per i reati compiuti. La conclusione è stata il 24 ottobre, quando i carabinieri della compagnia di Adria, hanno eseguito misure cautelari nei confronti di tre giovani, di nazionalità italiana e residenti in provincia di Rovigo, ritenuti responsabili di delitti contro la pubblica incolumità. I ragazzi aveva fatto scoppiare due ordigni esplosivi costruiti in modo artigianale: il primo il 31 marzo ad Adria, davanti al portone di un condominio di via Dogana; il secondo il 29 luglio a Rosolina Mare, vicino ad alcuni appartamenti del villaggio Tizè.