Il San Domenico in pista: "Prenotazioni con ’mistero’. Attesa per i clienti vip"

Lo chef stellato Max Mascia al lavoro per stupire i clienti di mezzo mondo "Sono cresciuto con il rumore delle macchine. Qui passato e futuro si fondono".

Il San Domenico in pista: "Prenotazioni con ’mistero’. Attesa per i clienti vip"

Il San Domenico in pista: "Prenotazioni con ’mistero’. Attesa per i clienti vip"

C’è sempre una prima volta. Anche per una cucina da cui ogni giorno escono i piatti stellati dello chef Max Mascia. Questo weekend i fornelli e le padelle del ristorante San Domenico debutteranno in pranzi e cene in chiave Gran Premio. Infatti, nel 2022, la location è stata rinnovata a partire dal giorno successivo alla Formula Uno. Poi, nel 2023, quella maledetta alluvione. Ora invece "accogliamo gruppi di clienti, tra cui anche qualche big. Le prenotazioni sono andate molto bene", racconta lo chef Mascia.

Due anni fa ecco tra i tavolini il pilota della Ferrari Charles Leclerc. Quest’anno chissà chi sarà l’ospite speciale, tra una prenotazione anonima o un cognome diverso.

La certezza è che il ristorante San Domenico, due stelle Michelin, non cambierà menù. La tradizione continuerà a regnare sovrana. "Siamo legati da sempre al territorio e alla stagione. Anche i tanti ospiti stranieri che abbiamo ci conoscono per questo, sanno di cosa hanno voglia", prosegue Mascia. Quest’anno infatti la location spegne 54 candeline. Aperto nel 1970 per volontà di Gianluigi Morini, "rappresentiamo una storia che viene da lontano – aggiunge lo chef –. L’obiettivo è sempre stato quello di ricreare la cucina delle grandi case nobili". Poi, quel passaggio di Nino Bergese che da una breve istanza si ferma per sette anni. Ed ecco quindi Valentino Marcatilli insieme al fratello Natale, gli zii di Max Mascia. "Tanto della mia carriera professionale nasce da Valentino che mi ha trasmesso la voglia, la passione, il rigore e l’attenzione. Questo è un mestiere che necessita di tanto impegno e costanza", racconta il 40enne.

Quell’amore inesauribile per la cucina che si tramuta su un menù prelibato e curato in ogni particolare. Ma in sottofondo sempre quel rombo di motori che appassiona tutta la città grazie all’Autodromo. "Sono cresciuto con il rumore delle macchine, una emozione. Qualcosa che ci porta indietro nel tempo ma ci proietta anche nel futuro grazie alla Formula Uno, un mondo visionario", spiega Mascia.

E poi quel retroscena su questo antico mestiere che dà gioie ai palati della gente: "Questo lavoro mi dà possibilità di girare il mondo, di vedere tante diverse culture. Nel 2019 ho avuto la fortuna di partecipare, lavorando, al Gran Premio di Singapore. Ma venendo da Imola posso dire che non si respira quell’aria che abbiamo noi di tradizione". Ecco allora che a Imola cibo di qualità e Formula Uno si incontrano al ristorante San Domenico.

Nicholas Masetti