
I due soci Lancioni e Malavasi hanno aperto un secondo locale in piazzetta Garibaldi: "L’ingrediente fisso è l’attenzione alle materie prime" .
La tradizione emiliana rivive nel cuore di Carpi grazie ad Allosteria e Anita, due ristoranti nati dall’intuizione di Alessandro Lancioni e Lorenzo Malavasi.
La filosofia dei due soci, che ispirano la loro cucina a quella delle osterie di una volta, è quella di fare sentire i clienti a casa.
La prima ad aprire, nel maggio, 2019 è stata proprio Allosteria.
"Quando abbiamo aperto Allosteria – racconta Lancioni – volevamo dare vita a una trattoria tipica, puntando su materie prime d’eccellenza, soprattutto del territorio, e il più possibile a km 0. Facciamo tutto noi, dalla pasta fresca ai ripieni, rispettando la tradizione emiliana e proponendo qualche piccola rivisitazione. Purtroppo, a distanza di pochi mesi dall’apertura del locale, è arrivato il Covid: inizialmente è stato molto difficile, ma siamo riusciti a tenere duro e, una volta aperti, ci siamo ritagliati la nostra fetta di clienti".
Dopo Allosteria, a luglio di quest’anno, è stata la volta di Anita Trattoria & Drink, aperta nella centralissima piazzetta Garibaldi, da cui si ispira anche il nome del locale.
"Abbiamo scelto di chiamare il ristorante Anita – spiega il titolare – proprio perché era la moglie di Garibaldi. Avviare un ristorante d’estate non è stato semplice, ma adesso stiamo entrando a pieno regime e le recensioni positive iniziano a moltiplicarsi".
Pur nel rispetto della tradizione, il menù dei due ristoranti è diverso. Se Allosteria offre antipasti con taglieri di salumi e formaggi, primi piatti tradizionali come tortellacci e tagliatelle al ragù, e secondi a base di carne come costine di mora romagnola e filetto alla griglia, ad Anita, invece, le specialità di casa sono gnocco e tigelle con salumi, affettati e formaggi e tagli di carne scelta che spaziano dalla costata di manzo al tomahawk di manzo alla griglia, senza dimenticare la Fiorentina.
"Il punto in comune dei due locali – prosegue Lancioni – è l’attenzione maniacale che dedichiamo agli ingredienti da quando li acquistiamo a quando li serviamo in tavola. È vero, investire su materie prime d’eccellenza e piccoli produttori a km 0 può essere più dispendioso, ma è una scelta che viene apprezzata sempre dai clienti".
La selezione dei vini, estremamente curata, è pensata per armonizzarsi con il menù di ciascun locale. Allosteria propone una carta dei vini variegata, che include celebri etichette nazionali e produzioni locali, mentre da Anita si preferiscono classici della regione, in linea con la filosofia gastronomica del locale.
In entrambi i ristoranti lo spazio non manca: Allosteria offre 60 coperti in inverno e arriva a un centinaio nella stagione estiva, mentre da Anita si passa dai 50 coperti invernali a circa 120 quando nei mesi più caldi, si può cenare in piazzetta. Uno dei must dei titolari è riuscire a ‘coccolare’ i clienti.
"Finora – chiarisce il titolare – abbiamo letto diverse recensioni molto positive. Sono particolarmente contento quando i clienti mi dicono che, mangiando da noi, si sono sentiti a casa.
Credo fermamente che il rapporto con la gente sia la base del nostro mestiere e, da parte mia, faccio di tutto affinché, oltre a mangiare bene, le persone possano trascorrere qualche ora in un’atmosfera calda e serena".
Nonostante le difficoltà iniziali, Alessandro e Lorenzo guardano il futuro con fiducia.
"Se abbiamo aperto Allosteria pochi mesi prima del Covid – conclude Lancioni – anche il 2024 è stato un anno molto difficile.
La nostra speranza è che, nonostante la concorrenza e la difficoltà di parcheggiare per chi viene in centro a Carpi, le persone inizino a conoscerci sempre meglio e apprezzare la nostra filosofia".