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Ancona calcio, le verità di Canil: “Ero io a mettere i soldi ma doveva farlo Tiong. Ignorava i miei consigli”

E’ iniziato il tutti contro tutti, ora il socio di minoranza spara a zero: “Sapeva di dover rispettare delle scadenze per l’iscrizione in serie C Sono intervenuto più volte negli ultimi mesi per evitare penalizzazioni”

Ancona calcio, le verità di Canil: “Ero io a mettere i soldi ma doveva farlo Tiong. Ignorava i miei consigli”

E intanto Tiong "confermava di voler proseguire la propria esperienza nel calcio ad Ancona, programmava la prossima stagione e ribadiva la volontà di andare avanti nel progetto sportivo, compresa la realizzazione del centro sportivo con l’acquisizione del terreno dal Comune”.

Si pensi pure che “quando si è diffusa la notizia di un interesse del signor Tiong all’acquisizione di altre due squadre di calcio, non ho letto smentite da parte del diretto interessato: un altro motivo, questo, per non dubitare sul buon esito dell’iscrizione al prossimo campionato, fermo restando che il socio di maggioranza era a piena conoscenza delle scadenze e delle attività necessarie all’iscrizione”.

E ora le cronache di inizio settimana: “”A pochissimi giorni dalla scadenza federale, mi è stato richiesto dal socio di maggioranza di intervenire nuovamente con il versamento di una somma elevata e comunque superiore alle mie possibilità. Ho dato la disponibilità a contribuire parzialmente, purché il socio di maggioranza provvedesse al pagamento della differenza necessaria”. Pulendosi la coscienza, Canil chiude: “Ritengo di aver fatto quanto in mio potere e nelle mie possibilità per salvare l’Ancona”.