
L’assessore Bettarini: "Confido nel sostegno della città". Funaro: "Avanti ricorso"
di Teresa Scarcella
E ora che succede? È questa la domanda che rimbalza in città dopo che il ministero ha tagliato i fondi destinati per il triennio 2025-2027 al Teatro della Toscana. "Il bilancio è dinamico, ogni anno viene revisionato in corso d’opera. Conto molto su un sostegno diffuso e sul potere attrattivo della programmazione, confido che possa tradursi in biglietti e abbonamenti in più. Lavoreremo su questo e sulla ricerca di sponsor". Risponde così l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini sul futuro dell’ente targato Stefano Massini, che comprende la Pergola, il teatro di Rifredi e l’Era di Pontedera. Dopo la bocciatura e il declassamento a Teatro della città di rilevante interesse culturale ’prime istanze triennali’, arriverà poco più di un milione e mezzo all’anno di contributi Fus (Fondo unico per lo spettacolo). Ovvero 382mila in meno. Una mannaia ingiusta e ingiustificata per il Comune, "l’ennesimo colpo all’istituzione" per usare le parole della sindaca Sara Funaro che, a margine delle celebrazioni per San Lorenzo, ha ribadito la volontà di "andare avanti con il ricorso al Tar" da presentare entro il 30 settembre e nel quale finirà anche la questione dei fondi. Il Comune, dunque, continua a rivendicare la vocazione nazionale del teatro e il valore della sua programmazione artistica, nonostante la commissione ministeriale abbia sostenuto - per due volte - il contrario. Una convinzione che porta a guardare con ottimismo al contenzioso, più che per un ritorno immediato nell’Olimpo dei teatri, quanto per la possibilità di scucire qualche ’soldino’ in più al Mic. O almeno questa è la speranza. Ma se da una parte si preferisce tacere per il momento su eventuali strategie finanziarie e rimodulazioni delle spese in attesa di vedere come va a finire, dall’altra - se è vero che chi di speranza vive, disperato muore - si lancia uno sguardo fugace alle casse, nel tentativo di rimpinguarle con una maggiore vendita di biglietti e abbonamenti e, perché no, nuovi sponsor.
Ma all’opposizione questo non basta. I consiglieri di FdI hanno già presentato un’interrogazione alla sindaca, nonché presidente della Fondazione del Teatro della Toscana, che suona più o meno così: "Avete intenzione di rivedere i conti o lasciate buchi nel bilancio?". Un rischio che per il consigliere Massimo Sabatini, della Lista Schmidt, è più simile a una certezza. "Il ricorso al Tar è solo perdita tempo artefatta per spostare l’attenzione - dichiara - Il problema vero sono le fatture da pagare, una stima parla di 3 milioni. Questo vuol dire che potrebbe esserci 1 milione di buco nel bilancio. Frutto di decisioni sbagliate, chiamate strapagate, accorpamenti pesanti e poco strategici e buonuscite che la sindaca ha deciso di pagare. Tre mesi persi a motivare azioni che si sono rivelate boomerang, invece di fare pianificazione. Gli unici che dimostrano dignità sono i dipendenti. Il cui silenzio la dice lunga".

