MARINA VERDENELLI
Cronaca

Massimiliano Sopranzi, nuovi guai: il dentista dei vip accusato di avere clonato la targa per non pagare i pedaggi

Un pezzo di adesivo per far diventare la F una E. Così l’auto presa a noleggio girava l’Italia, superava i limiti e prendeva multe a nome di un’ignara abruzzese

Massimiliano Sopranzi, il 55enne anconetano finito già alla ribalta delle cronache e di Striscia la Notizia per la sua tecnica di sbiancamento dei denti

Massimiliano Sopranzi, il 55enne anconetano finito già alla ribalta delle cronache e di Striscia la Notizia per la sua tecnica di sbiancamento dei denti

Ancona, 26 giugno 2025 – Il trucchetto adottato era stato quasi geniale, un pezzo di nastro adesivo nero per far diventare una F una E nella targa di una automobile presa a noleggio. Il tutto per non pagare i pedaggi autostradali andando in giro per l’Italia incurante anche di superare i limiti di velocità.

Peccato però che quella targa, così camuffata, esisteva davvero ed era di una Fiat 500 intestata ad una donna abruzzese che si è vista arrivare a casa le cartelle di mancato pagamento da parte della società Autostrade e le multe fatte dalla polizia stradale per eccesso di velocità. Dietro il presunto raggiro c’è Massimiliano Sopranzi, il 55enne anconetano finito già alla ribalta delle cronache e di Striscia la Notizia per la sua tecnica di sbiancamento dei denti venduta a diversi vip del mondo dello spettacolo senza avere l’abilitazione da dentista e senza essere iscritto all’ordine dei medici.

Per l’esercizio della professione medica Sopranzi è stato condannato in primo grado ad aprile scorso. Ora per lui ci sono nuove beghe penali. Avrebbe ‘clonato’ la targa di una Mercedes Classe C, di una società di noleggio di Bolzano, utilizzata tra i 3 e il 10 marzo 2020. A far partire la denuncia è stata la proprietaria della Fiat, una 70enne della provincia di Chieti, che ha iniziato a ricevere le multe a giugno del 2020. Si è rivolta alla stazione dei carabinieri di Vasto segnalando che qualcuno le aveva clonato la targa. Fatte le opportune indagini, incrociando anche i dati della Motorizzazione Civile, i militari sono risaliti alle auto con targhe simili riuscendo poi ad individuare il modello della vettura presa a noleggio che saltava i pedaggi da pagare.

Sopranzi è finito a processo davanti alla giudice Alessandra Alessandroni per falsità materiale. Ieri è stato sentito in tribunale un carabiniere di Vasto che ha fatto le ricerche e ha spiegato il particolare del nastro adesivo. Alla 70enne sono arrivate tre multe per eccesso di velocità nel tratto autostradale Torino-Piacenza-Brescia e una anche dalla polizia Svizzera, poi quasi 200 euro di mancati pedaggi per le uscite dei caselli di Milano, Como e Giulianova. Prossima udienza il 3 dicembre. L’imputato ha sempre respinto le accuse.