Mattarella Ancona, il Presidente accolto da un lungo applauso. "Odio genera odio"

Parla di "grave spirale di odio": dalla strage in Nuova Zelanda alla sparatoria di Traini a Macerata. Commovente l'incontro con i parenti delle vittime della strage di Corinaldo

Il discorso di Mattarella (Antic)

Il discorso di Mattarella (Antic)

Ancona, 15 marzo 2019 - Commozioni, ricordi di giovani che avrebbero potuto dare ancora molto ma che non ne hanno avuto la possibilità. ‘Non ci sono mari che dividono’, e l’odio ‘genera odio, come pure la violenza’. E’ stato un cinquantesimo compleanno particolare per la Politecnica delle Marche, con la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (FOTO). Perché ai giovani di oggi si è parlato di coloro ai quali la gioventù è stata negata (Giulio Regeni, ucciso al Cairo, Antonio Megalizzi, vittima ai mercatini di Strasburgo, Virginia Chimenti e Pilar Buzzetti, che lavoravano al World food programme dell'Onu, morte nell'incidente aereo in Etiopia mentre si recavano ad una conferenza dell'Onu a Nairobi), invitandoli a non abbandonare la curiosità e la voglia di conoscenza. Il Presidente è stato accolto dall'inno d'Italia e da un lungo applauso nell’aula magna dell’ateneo (VIDEO).

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"Nuova Zelanda: allarme gravissimo"

Mattarella ha aperto il suo discorso parlando della strage nelle moschee avvenuta questa mattina in Nuova Zelanda con decine di morti: "Rappresenta un segnale di allarme gravissimo". Poi il riferimento a Luca Traini. "Alcuni forsennati hanno sparato uccidendo decine di persone inermi di religione islamica che stavano pregando in una moschea. Sulle loro armi hanno messo come riferimento alcuni nomi, tra questi quello di Traini, quell'uomo che pochi mesi fa a Macerata ha sparato a casaccio contro ogni immigrato che incontrava. E hanno messo anche il nome di un canadese, che due anni fa in Canada ha ucciso alcune persone in una moschea - ha detto Mattarella -. E i terroristi questi due nomi li hanno affiancati nella loro dissennatezza al doge di Venezia della battaglia di Lepanto, di 500 anni fa, e a Carlo Martello, vincitore a Poitiers 1300 anni fa. Questo cancellare la storia, questo rifiutare la storia, questa condizione che cancella la civiltà che la storia ha costruito è il pericolo che abbiamo di fronte".

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Mattarella in ateneo ad Ancona (Antic)

Il Presidente ha ricordato nel suo discorso poi Silvia Romano, della quale non si hanno ancora notizie: "L’attenzione, l’ansia e l’impegno è inalterato, altissimo e al massimo livello per rivederla presto in patria". Il capo dello Stato ha poi dedicato un passaggio del suo discorso alle aggressioni verbali che declinano fatti di vita quotidiana e su fatti come quello accaduto proprio ieri in Nuova Zelanda. "C’è odio che colpisce innocenti da tutte le parti - ha detto il presidente della Repubblica - vengono dette parole di violenza che chiamano altra violenza e che rischiano di travolgere la civiltà". E a proposito di futuro e di cambiamenti della società il presidente Mattarella ha accolto con particolare piacere la prolusione  fatta dalla professoressa Giulia Bettin sul fenomeno migratorio. "Ci ha rappresentato in maniera seria e approfondita le riflessioni su un fenomeno che dobbiamo avere davanti agli occhi costantemente. Il fenomeno migratorio - ha aggiunto - è presente in tutti i continenti del mondo. Ci si renda conto che va governato e regolato su riflessioni, analisi e contributi seri e documentati’. Mattarella ha quindi ricordato Alfredo Trifogli, ‘indimenticato sindaco e determinatissimo fondatore di questo ateneo".

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E anche per il ministro dell’Istruzione, Università e della Ricerca, Marco Bussetti si può parlare di numeri, "abbiamo messo a disposizione nuovi fondi" ma il domani sta tutto nei giovani. "Li invito - ha detto il ministro - è ad essere sempre curiosi: non accontentatevi, state sempre in cammino, sempre in gioco, per capire voi stessi per sentirvi forti dentro, siate sinceri con voi stessi e abbiate fame di conquistare il futuro, non arrendetevi mai, non abbiate mai paura, rivendicate il diritto alla vita e alla felicità".

Per il rettore Sauro Longhi quella di ieri è stata l’ultima inaugurazione di anno accademico. "Il mondo sta investendo nella conoscenza e nello studio, così come evidenziato dal recente rapporto dell’Unesco18. Dobbiamo creare le condizioni perché i nostri laureati aumentino, raddoppino, altrimenti rischiamo di perdere il “treno della crescita”, rischiamo un impoverimento sia culturale che economico. La ricchezza si produce con un maggior investimento in capitale umano. Un futuro di pace e prosperità si costruisce nelle Università, nelle nostre aule, nei nostri laboratori di ricerca. Dobbiamo con forza continuare a lavorare per far crescere l’Università e i sistemi dell’Istruzione rendendoli ancora più aperti ed inclusivi, con prospettive sovranazionali che vedono nell’internazionalizzazione delle proprie attività didattiche e scientifiche e di terza missione azioni di sviluppo per favorire la mobilità e l’incontro di studenti e di ricercatori".

L'incontro con i parenti delle vittime della strage di Corinaldo

Il presidente Mattarella ha incontrato in forma privata anche le famiglie delle vittime della strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (FOTO). "Un momento di festa si è trasformato in tragedia - ha detto Mattarella rivolgendosi ai parenti -, la commozione ha investito tutta l'Italia. E' necessario che si faccia giustizia" (VIDEO). Molto commovente il momento dell'incontro con i figli della mamma 39enne che ha perso la vita alla Lanterna Azzurra. "Il futuro – dice Donatella Magagnini, la mamma di Daniele Pongetti – sono i giovani. Vogliamo fare qualcosa per loro? Tutto parte anche dalle istituzioni e da chi fa politica. Spero che ponga attenzione a questa tragedia, lui ne sa qualcosa del dolore". All’incontro la signora Donatella era accompagnata dal marito, la figlia ed il suo legale, ma con lei, c'erano anche i familiari delle altre vittime, compresi i filgi della giovane mamma di Senigallia. All’incontro era presente anhe il sindaco di Corinaldo Matteo Principi.