
I primi soccorsi prestati al 63enne andato in choc anafilattico
Stava lavorando in un terreno di sua proprietà. Un uomo di 63 anni è stato punto da alcune vespe, finendo in shock anafilattico e rischiando così la morte. L’episodio è avvenuto intorno alle 10 a Moie. Il sessantatreenne, impegnato in attività agricole, ha avvertito improvvisamente un forte dolore seguito da difficoltà respiratorie, gonfiore al volto e un rapido peggioramento delle condizioni generali, tutti tipici segnali di una grave reazione allergica. Nonostante il malessere, ha trovato la forza di raggiungere a piedi il vicino bar "delle Poste" di via Risorgimento, per chiedere aiuto. I presenti, che si sono subito resi conto della gravità della situazione, hanno allertato così il 118. Dalla centrale operativa sono stati inviati sul posto l’elisoccorso Icaro, una squadra della Croce Verde di Jesi e un’automedica. I sanitari, giunti in pochi minuti, hanno stabilizzato il paziente somministrandogli le prime terapie, così da bloccare la reazione allergica, mentre l’elicottero è rimasto pronto in caso di eventuale trasferimento d’urgenza. Dopo essere stato stabilizzato, l’uomo è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale "Carlo Urbani" di Jesi per ulteriori accertamenti e tutte le cure del caso. Le sue condizioni, seppur serie in un primo momento, sono poi lentamente migliorate, tanto che l’uomo è stato poi dichiarato fuori pericolo di vita. Un episodio che ricorda l’importanza di intervenire tempestivamente in caso di punture di insetti, soprattutto per chi è allergico o ignora di esserlo.