Ancona, giallo Renata Rapposelli. I Ris nella casa della pittrice

Potrebbero essere prelevati oggetti o repertate tracce

Il Ris ad Ancona, nel riquadro Renata Rapposelli (Emma)

Il Ris ad Ancona, nel riquadro Renata Rapposelli (Emma)

Ancona, 16 novembre 2017 - Sono al lavoro dalle 10.45 i carabinieri del Ris di Roma che stamattina dovevano esaminare la casa di Renata Rapposelli ad Ancona in via della Pescheria (LE FOTO). La 64enne pittrice era scomparsa nel nulla il 9 ottobre scorso, ed è stata ritrovata cadavere venerdì scorso nella campagna di Tolentino. Al sopralluogo ha partecipato anche il sostituto procuratore Andrea Laurino, che ha anticipato i militari del reparto di investigazioni scientifiche e ha visitato la casa prima dell'inizio degli accertamenti. Si attende l'uscita degli esperti di investigazioni scientifiche per capire se verranno prelevati oggetti o repertate tracce di qualsiasi tipo.

Nell'autopsia la verità sulla morte

Il marito e il figlio della pittrice, Giuseppe e Simone Santoleri, residenti a Giulianova, sono indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Ieri, la trasmissione Chi l'ha visto? si è occupata nuovamente del caso, soffermandosi in particolare su una frase di Simone Santoleri, che al giornalista della trasmissione ha parlato della telefonata ricevuta dai carabinieri di Cingoli.

I militari gli notificavano la denuncia di scomparsa della madre presentata da un amico della pittrice. "'Sono il maresciallo dei carabinieri di Cingoli' - ha detto Santoleri riportando i contenuti della telefonata -. Cingoli, ma a me viene in mente 'Chienti', non so perché". Proprio il nome del fiume sulle cui sponde è stato ritrovato il corpo della donna. Ma per l'avvocato Angelozzi è solo un'ipotesi suggestiva: "Non voleva dire - ha dichiarato - quello che voi giornalisti pensate".

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