Sanitari no vax, Ospedali Riuniti ne sospende 4, ma senza vaccino sarebbero ben 150

Un quinto rischia dopo la fine della malattia che scadrà il 20 agosto, una sesta invece si è "redenta" e ha accettato la prima dose

Si allunga la lista dei sanitari sospesi

Si allunga la lista dei sanitari sospesi

Ancona 13 agosto 2021 - Sanitari non vaccinati, scattati ufficialmente ieri i provvedimenti di sospensione dal lavoro, senza retribuzione, fino al 31 dicembre prossimo per 41 operatori. Il grosso fa parte della rete Asur, dunque tutti gli ospedali e i centri sanitari e ambulatoriali delle Marche a eccezione delle tre aziende ospedaliere: Torrette, Marche Nord e Inrca. A Pesaro sono 10 i ‘No vax’ a cui sono state recapitate le varie lettere di avviso da parte dell’Asur che ne hanno decretato la sospensione, 1 all’Inrca e 4 a Torrette. Sull’ospedale regionale di Ancona c’è una modifica rispetto alle disposizioni emesse nei giorni scorsi: "Per ora la sospensione è scattata per 4 sanitari della nostra azienda - spiega il direttore amministrativo di Ospedali Riuniti Ancona, Antonello Maraldo -; per quanto riguarda gli altri 2, un dipendente è in malattia fino al 20 agosto dunque valuteremo il da farsi al suo rientro, mentre una sesta ha deciso di vaccinarsi dopo aver ricevuto la lettera per la messa in ferie obbligate dal 10 al 12 agosto scorsi. Covid Marche, il bollettino del 12 agosto 2021Contagi oggi in Italia: il bollettino Covid del 12 agosto. Dati Coronavirus dalle regioni - Zona gialla: Emilia Romagna, Marche e Veneto non rischiano La stessa si è fatta inoculare la prima dose di vaccino proprio il 10 e dunque il provvedimento nei suoi confronti è stato interrotto, seguendo sempre la norma in vigore". La commissione costituita dalla direzione aziendale ha stabilito che per i ‘No vax’ destinatari della sospensione "non c’erano altre mansioni non a rischio di diffusione del virus". A Torrette si tratta soltanto della prima tranche di sanitari che non accettano o non hanno ancora potuto fare il vaccino. Secondo alcune fonti il numero complessivo sarebbe addirittura di 150 unità, l’azienda ne ridimensiona la portata: "Credo ce ne siano al massimo un’ottantina e sono certo che tra loro una buona parte non ha potuto vaccinarsi per una serie di motivi legati a problemi di salute o contagi recenti al Coronavirus - aggiunge Maraldo -. Insomma, molti sono giustificati. Detto questo, ce ne sono diversi invece che non hanno alcuna intenzione di mettersi in regola e le loro posizioni verranno analizzate e affrontate volta per volta". Della prima mini-ondata di sospensioni la parità tra sessi è quasi totale, per ora con un leggero predominio maschile. Tra loro ci sono sicuramente un infermiere e a seguire anche un operatore socio sanitario (in più un altro temporaneamente non idoneo), un ausiliario e almeno un portiere in servizio in uno dei due presidi ospedalieri, Torrette e Salesi. Non figurano medici, per ora, ma è certo che presto verranno coinvolti anche loro. Almeno un paio di dirigenti, uno che ha manifestato assieme ai negazionisti in piazza Roma nelle settimane scorse e un altro a cui è arrivata l’avviso dell’Ordine professionale e la seconda lettera dell’Asur che interrompe il lavoro. Comunicazione che però non sarebbe ancora arrivata all’azienda, per cui il soggetto in questione starebbe lavorando a fronte di un provvedimento sospensivo. La Commissione creata in seno all’azienda lavorerà anche ad agosto per analizzare i nuovi casi e far scattare i futuri provvedimenti. Difficile pensare che sia possibile trovare delle mansioni alternative per i sanitari non vaccinati. La sospensione resta in vigore fino al termine del 2021, mentre è da escludere che si possa arrivare a decisioni drastiche, fino al licenziamento. Non sono da escludere ricorsi al giudice del lavoro da parte dei sanitari sospesi.

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