Sonia Farris ed Elisa Rondina, chi erano le vittime dell'incidente di Senigallia

Entrambe vivevano nel Pesarese, rabbia e dolore nella comunità di Calcinelli: "Erano brave e sane ragazze"

Sonia Farris ed Elisa Rondinda, morte nell'incidente di Senigallia

Sonia Farris ed Elisa Rondinda, morte nell'incidente di Senigallia

Senigallia (Ancona), 7 gennaio 2020 - E’ una comunità sconvolta dal dolore quella di Calcinelli, la frazione dell’unione dei comuni di Colli al Metauro (in provincia di Pesaro e Urbino) che ieri mattina si è svegliata con la notizia della tragica morte di due sue concittadine molto conosciute: Sonia Farris ed Elisa Rondina. Sonia, 34enne imprenditrice, titolare della ‘Parrucchieria Sonia’ nel cuore di Calcinelli, solare, generosa, appassionata del suo lavoro, sincera, altruista e bisognosa di conferme. Così la descrivono tutti quelli che l’hanno conosciuta per quella ragazza semplice e speranzosa che era. Sonia aspettava ancora il suo principe azzurro, ma recentemente aveva deciso di dare comunque una svolta alla sua vita rendendosi più indipendente dalla famiglia. Per questo poco tempo fa aveva acquistato casa, non molto distante da quella dei suoi genitori. Un piccolo passo che per lei aveva voluto dire tanto, un’avventura nuova da raccontare a tutti. E fino all’ultimo, l’altra sera, l’aveva raccontata a tutte le clienti che erano entrate nel suo salone, con la gioia e il sorriso spontaneo che la caratterizzava sempre.

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Elisa, 43enne insegnante elementare all’istituto comprensivo di Montefelicino, estroversa, amante dei bambini, del ballo e degli animali, sempre in vena di far festa, aggregatrice, simpatica e generosa. Dopo gli studi al Liceo Psico Pedagogico di Fano (città alla quale è rimasta molto legata e dove si trasferiva tutte le estati, nell’appartamento al mare della sua famiglia) era stata la prima della classe a dedicarsi all’insegnamento. Una passione che l’aveva cambiata nel profondo. Le compagne di classe raccontano che al liceo era molto timida, poi grazie al contatto con i bambini era diventata più estroversa. Era sempre la prima a mandare i saluti e gli auguri nella chat della classe, che aveva creato lei. Era Elisa il collante della classe, lei organizzava le reunion (l’ultima ad ottobre). Una persona attenta agli altri, simpatica, solare, affezionatissima al suo cane Milù, appassionata della vita e piena di interessi: il ballo e la cucina sopra tutti.

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«E’ sempre stata brava" è l’unica frase che ieri è riuscito a pronunciare lo zio Gabriele, prima che la voce gli si strozzasse in gola dal pianto. "La comunità intera si stringe attorno alle famiglie di queste due sfortunate ragazze – il commento del sindaco Aguzzi – Una tragedia evitabile che bisognerebbe davvero fare in modo di evitare in futuro. Ci vuole un divertimento diverso per i ragazzi che sempre più bevono e vanno forte in auto. Bisogna affrontare con decisione e nettezza il problema dello sballo dei nostri ragazzi che non si regolano e della sicurezza stradale. Perché poi ne vanno di mezzo delle vite come queste, che invece mi dicono essere due brave e sane ragazze".

Una tragedia immane anche per il sindaco di Fano Massimo Seri: "Anche la nostra comunità è a lutto. Ancora una volta facciamo i conti con vittime della strada, per colpa dell’alcol.Si tratta di casi ricorrenti e dobbiamo dire che non sono incidenti. Va detto che sono scelte, perché quando uno beve e si mette alla guida sceglie di essere un pericolo per gli altri".