
Studenti del Rinaldini di Ancona minacciati in gita a Palermo: erano in visita alla casa museo di Don Pino Puglisi (nel tondo), assassinato dalla mafia nel 1993
Palermo, 4 aprile 2025 – Momenti di forte tensione e paura oggi a Palermo durante la gita del liceo Rinaldini: 123 persone, tra studenti e insegnanti, alla casa museo del beato Giuseppe Puglisi, situata nel quartiere Brancaccio, tristemente noto per la sua forte presenza mafiosa.
Tensione e paure durante la gita
Secondo quanto ricostruito, il gruppo, accompagnato da una guida, aveva quasi terminato la visita quando una parte degli studenti e dei docenti, che attendeva gli ultimi allievi per la partenza, è stata avvicinata da alcuni ragazzi del luogo. Questi ultimi, con fare minaccioso e in un crescendo di intimidazione, avrebbero mostrato anche dei coltellini, generando un clima di terrore tra i visitatori.
La reazione è stata immediata e dettata dalla paura: sia gli adulti che gli studenti hanno cercato rifugio precipitosamente, allontanandosi dalla casa museo e raggiungendo i pullman che li attendevano poco distante, in via dei Picciotti.
Reazioni e condanne
L'eco di questo grave episodio ha raggiunto rapidamente il Centro di Accoglienza "Padre Nostro", fondato proprio da don Pino Puglisi. Il presidente dell'organizzazione, Maurizio Artale, ha espresso con forza il proprio sdegno, richiamando le parole che il beato sacerdote rivolgeva direttamente ai mafiosi nelle sue omelie: "Vorrei conoscere i motivi che vi spingono a ostacolare chi tenta di educare i vostri figli al rispetto reciproco, ai valori della cultura e della convivenza civile parliamone, spieghiamoci e ricordate: chi usa la violenza non è un uomo, si degrada da solo al rango di animale".
Artale ha poi aggiunto: "Anche noi oggi riteniamo di dover usare la stessa fermezza per evitare che episodi simili siano derubricati a ragazzate. In circa 10 anni si è registrata una triste sequela di atti vandalici, puntualmente denunciati nella ferma convinzione che l'esercizio della capacità riparativa delle ferite del territorio abbia un valore simbolico, oltre che materiale, e che possa rappresentare la goccia che scava la pietra".
Un affronto ai valori di don Pino Puglisi
L'episodio getta una luce inquietante sul contesto in cui opera la casa museo di don Puglisi, luogo simbolo di riscatto e di educazione alla legalità in un quartiere segnato dalla criminalità organizzata. La minaccia subita dagli studenti e dagli insegnanti in visita rappresenta un grave affronto ai valori di cui don Pino Puglisi si fece strenuo difensore fino al suo tragico assassinio per mano mafiosa nel 1993. Si auspica che le autorità competenti facciano luce sull'accaduto e prendano i provvedimenti necessari per garantire la sicurezza e la serenità di chiunque voglia visitare e conoscere la testimonianza di un uomo che ha sacrificato la propria vita per un futuro migliore.