Incidente A14, il tratto maledetto: inferno in galleria. Undici morti in 3 anni

Nell’Ascolano schianto tra due camion e un autobus, morto l’autista. Undici feriti, code fino a dieci chilometri e traffico bloccato per ore

Ascoli Piceno, 5 aprile 2024 – Undici morti in meno di tre anni in un tratto di autostrada lungo un pugno di chilometri, tra i territori di Ascoli Piceno e Fermo. Lavori in corso, curve strette, gallerie e intenso traffico sono un mix spaventoso che da anni tiene in scacco migliaia di pendolari costretti a mettersi in viaggio in A14 a causa, tra l’altro, di una carente rete ferroviaria tra la costa e l’interno.

Ieri mattina alle 9 l’ennesima tragedia, nella galleria Vinci (foto), in territorio di Cupra Marittima: schianto tra due camion e un pullman (video) di stranieri con dieci persone a bordo, pauroso incendio all’interno della galleria e il conducente del bus, di nazionalità macedone, che è morto a seguito dell’incidente. Undici i feriti, ovvero tutti gli occupanti del bus e un camionista, trasportati negli ospedali di Fermo, San Benedetto del Tronto e Ancona.

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Il rogo di ieri mattina in una galleria dell’A14, tra i territori di Fermo e Ascoli
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“Ancora una volta questo tratto autostradale è teatro di morte, disperazione e paura”

Ieri, nella corsia sud, in piena ora di punta gli automobilisti si sono trovati davanti le fiamme e il denso fumo nero che usciva dalla galleria. L’A14 è stata subito chiusa da Grottammare a Porto San Giorgio, con le auto dirottate verso l’interno o sulla Statale Adriatica. I chilometri di coda sono stati una decina, file e disagi anche all’ingresso dei caselli, da Pescara nord fino a Porto Sant’Elpidio. Per riaprire la circolazione di una delle più trafficate arterie d’Italia, che a scadenza quasi mensile si ritrova a fare i conti con morti, feriti e tamponamenti a catena, la corsia nord è stata divisa con il traffico alternato. Questo, dopo gli incolonnamenti verso sud, ha significato un sostanziale blocco anche per chi viaggiava da Pescara verso Ancona.

E oggi non andrà meglio. Da Autostrade per l’Italia fanno sapere che entro la mattinata saranno completati i sopralluoghi per definire i danni causati dal rogo alla galleria, e capire i tempi per gli ennesimi lavori in arrivo. Proprio Aspi ieri ha sottolineato che lo schianto mortale è accaduto a due chilometri dal cantiere più vicino. Ma chiunque si sia avventurato in A14 tra Pescara nord e Porto Sant’Elpidio sa benissimo che il pericolo è presente per tutto il tratto, anche per la conformazione stessa di quel punto particolare di autostrada, piena di gallerie e curve. I continui cambi di corsia e i restringimenti di carreggiata creano situazioni di rischio, come dimostra l’elenco delle vittime.

Dal campione paralimpico Andrea Silvestrone, morto a maggio dello scorso anno con due dei suoi figli, alla 27enne di Altidona Giulia Salvatori, che ha perso la vita sempre in A14 lo scorso novembre. Dopo circa un mese da quest’ultima tragedia, un tamponamento trasformò l’esodo di chi andava al sud a trascorrere le vacanze di Natale in un’odissea, con decine di chilometri di code e automobilisti che scesi dalle vetture improvvisavano partitelle di calcetto in attesa di ripartire. Morti e feriti dunque, ma anche enorme danno per il territorio. Basti pensare che tra Pescara nord e Grottammare ci sono 65 chilometri e il pedaggio costa quasi 5 euro. Per percorrerli ci si può impiegare anche 3 ore, proprio a causa dei cambi di carreggiata e dei lavori in corso dal 2018, quando un altro pauroso incendio scoppiò dentro una galleria. Il conducente del tir si salvò per un pelo. Da allora vanno avanti i lavori per la messa a norma delle gallerie. Il piano di interventi di potenziamento impiantistico di Aspi, che attualmente riguarda le gallerie Pedaso, San Basso, Cupra Marittima, San Cipriano, Castello di Grottammare, entro la fine del 2024 sarà, secondo i dati forniti da Aspi, a uno stato di avanzamento del 90%.