Virtus Fortitudo 94-62, la festa del popolo bianconero

Basket, Serie A. Vnere travolgenti, -32 per la Effe

L'esultanza per la vittoria

L'esultanza per la vittoria

Bologna, 25 dicembre 2019 –  La Virtus si aggiudica il derby numero 106 gettando sul campo tutta la sua superiorità e chiudendo l'incontro sul 94-62. Troppa la differenza sia a livello di talento che a livello fisico perché possa esserci partita anche perché la Fortitudo è tornata quella di inizio campionato quando si mostrava morbida e tenera  in trasferta. Dal PalaDozza al PalaFiera la distanza è breve, ma è sufficiente a perdere per strada sia la difesa che l'attacco.

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Insomma il derby è bianconero.  Nell'attesissimo derby di Natale. Virtus e Fortitudo sono tornate  una di fronte all'altra in Serie A dopo 10 anni dall'ultima volta (ecco il video dei saluti tra i tifosi).  Un match storico, insomma (la video intervista all'assessore Matteo Lepore) . E storicamente il derby (FOTO) è una partita che esce da qualsiasi schema con le regole tecniche e tattiche che spesso non trovano applicazioni sul campo e anche quello che oggi si è disputato al PalaFiera non ha fatto eccezione.

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L'intervista a Mauro Di Vincenzo, il coach degli anni ruggenti VIDEO 

Undici punti realizzati contro i ventidue subiti nel primo quarto sono davvero poca roba e la situazione peggiora poi nel secondo quarto, con la Effe che non commette neppure un fallo sebbene piombi sul -22 (40-18) e si fa perforare da tutti i giocatori bianconeri che finiscono sul parquet. Sasha Djoedjevic, il coach di casa, non vuole lasciare neppure il più piccolo vantaggio agli ospiti e così si parte con Milos Teodosic in quintetto, una mossa ovviamente azzeccata, dato che oggi l'esterno serbo non ha rivali. Il primo tempo finisce con il risultato di 45-25 e l'attesa è solo per titoli di coda.

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Alla Effe servirebbe una partita perfetta per giocare alla pari dei virtussini, ma rimediare un -20 fuori casa, a maggiore ragione se la gara si chiama derby, è un qualcosa di puramente teorico. Arriva il +24 (51-27) con Kyle Weems che si rivela immarcabile da un'Aquila che è stata costruita per conquistare una tranquilla salvezza e che domenica andrà a Trieste per fare un altro passo in questa direzione. La V nera, invece, si gode il suo primato in classifica, confermando che chi vorrà conquistare lo scudetto dovrà fare i conti con lei. Ultimi dati di cronaca, nella Fortitudo mancava il centro Ed Daniel ancora allettato da una noiosa tonsillite, il massimo divario tra le due squadre si è registrato sul 92-60, mentre gli spettatori dichiarati sono stati 8785. 

Il tabellino

VIRTUS: Markovic 7, Teodosic 5, Weems 32, Ricci 8, Gamble 10, Gaines 5, Pajola 1, Cournooh 7, Deri, Nikolic 2. All. Djordjevic 

FORTITUDO: Fantinelli 10, Robertson 12, Aradori 10, Leunen, Sims 16, Cinciarini 12, Mancinelli 2, Stipcevic, Bsucaroli ne, Franco ne, Dellosto ne . All. Martino

Arbitri: Paternicò, Begnis, Borgo

Parziali: 22-11; 45-25; 65-46

Ma veniamo alla cronaca. Si è iniziato tutto con la commozione. Dopo l’inno di Mameli, che ha aperto il match, lo speaker del PalaFiera, Federico Fioravanti ha ricordato la figura di Chicco Ravaglia (VIDEO), scomparso il 23 dicembre 1999. Comparso anche uno striscione nella curva che ha ospitato i tifosi bianconeri: “Da vent’anni Chicco Ravaglia, il nostro grido di battaglia”.

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Primi due punti della Fortitudo con Sims a cui risponde la Virtus con un paziale di 6-0 guidata dalla sua stella Teodosic subito in quintetto al posto di un acciaccato Gaines. La tripla di Teodosic al 5’ manda in delirio il PalaFiera e costringe sul 16-7, Martino a chiedere tempo. La tripla di Weems e uno spettacolare gioco da tre punti di Hunter, schiacciata e libero aggiuntivo vale il +12 bianconero al 9’ sul 22-10. Al primo stop Virtus avanti 22-11.

Il secondo parziale inizia con un tripla di Markovic. Virtus tocca il +16 sul 27-13. A dare la carica alla Fortitudo ci prova Daniele Cinciarini andando prima a conquistarsi un rimbalzo in attacco e poi a siglare la successiva tripla che costringe Djordjevic a chiedere tempo. La Virtus domina fisicamente e Weems, Hunter e Gamble sono i terminali delle invenzioni di Teodosic e Markovic. La Fortitudo continua a litigare con il canestro del PalaFiera e così i bianconeri ritoccano il massimo vantaggio sul +22, col punteggio di 40-18 al 17’. All’intervallo Virtus avanti 45-25 su una frastornata Fortitudo.

Al ritorno in campo la Fortitudo è meno passiva e prova ad entrare in partita specie con Fantinelli e Sims, ma non basta. Dall’altra parte ci pensa uno strepitoso Weems a bruciare la retina del PalaFiera con grande continuità. La Virtus torna ad allargare la forbice del distacco fino a +24, sul 60-36 al 25’. Al 30’ Virtus avanti 65-46, 

L’ultimo quarto inizia è pura formalità per i bianconeri che tengono il campo senza affanni, mantenendo il vantaggio oltre i 20 punti di scarto. La Fortitudo invece continua a sprofondare con poche idee e confuse. Al 36’ Virtus avanti 84-54 sul +30 dopo la tripla di Ricci. Djordjevic concede l’ovazione al match winner del confronto Kyle Weems che chiude la sua prova mettendo a segno 32 punti, mentre gli ultimi 4’ di gioco sono solo accademia, con i bianconeri che anche con le seconde linee in campo allungano sul +33 (94-61), prima del fischio finale.

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