Sciopero 8 marzo 2024: treni, sanità, scuola. Chi si ferma e in quali orari in Emilia Romagna

Fasce garantite per i trasporti, prestazioni per le urgenze negli ospedali, ma i disagi ci saranno comunque. E nel pomeriggio a Bologna maxi corteo

Bologna, 7 marzo 2024 – L’8 marzo sarà un venerdì “caldo” per via dello sciopero generale proclamato da diversi sindacati in occasione della Giornata internazionale della donna. Non mancheranno i disagi nel settore pubblico e privato.

Sciopero 8 marzo 2024: quali sono i servizi a rischio
Sciopero 8 marzo 2024: quali sono i servizi a rischio

Trasporto pubblico locale

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, lo sciopero è stato ridimensionato per l'intervento del Garante dei trasporti che ha segnalato ai sindacati Usb, Cub, Adl Cobas, Usi 1912 e Usi Cit “delle irregolarità, riguardanti, in particolare il settore del trasporto passeggeri (aereo, ferroviario, marittimo e pubblico locale), in applicazione della delibera 22/279 del 12 dicembre 2022, che vieta la concentrazione negli scioperi generali”. Resta confermato, quindi, solo lo sciopero proclamato dal sindacato Slai Cobas per il Sindacato di Classe e non quelli delle altre sigle. Non si escludono, però, idisagi per chi viaggia.

Treni

Nella giornata di venerdì, in ogni caso, saranno garantite le corse nazionali elencate nelle tabelle dei treni pubblicate nell’apposita sezione del sito di Trenitalia e qui sotto:

Anche per i treni regionali dalle 6 alle 9 di mattina e dalle 18 alle 21: qui sotto l’elenco completo:

Informazioni su collegamenti e servizi sono disponibili attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, il sito trenitaliatper.it, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e i presidi di assistenza clienti nelle stazioni.

Il mondo della scuola e della conoscenza

Dagli asili nido alle scuole materne, la mobilitazione che coinvolgerà anche il personale di medie, superiori e università. In particolare, la Flc Cgil ha indetto una giornata intera di di astensione dal lavoro per il personale della scuola statale e non, università, ricerca, Afam e formazione professionale. La segretaria regionale, Monica Ottaviani, spiega che lo sciopero proclamato per l’8 marzo “ha una valenza ulteriore ed è legato con un filo rosso al 25 novembre, giornata emblematica legata ai femminicidi e in particolare alla triste vicenda di Giulia Cecchettin”.

Strutture sanitarie

A incrociare le braccia saranno i lavoratori che aderiscono alle sigle sindacali Usb, Usi, Adl Cobas, Cub, Cobas Sanità-Università e Ricerca e con l'adesione di Usb Pubblico impiego, Clab, Cub Sanità e Cub Pubblico Impiego. A causa dello sciopero "per l'intera giornata, per ogni turno di lavoro, dall'inizio alla fine, l'erogazione delle prestazioni" nelle strutture sanitarie "potrà subire ritardi o disservizi – fanno sapere - . Sono comunque garantiti i servizi minimi essenziali, tra i quali il Pronto Soccorso e le urgenze, l'assistenza diretta ai degenti. Sarà, inoltre, data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili".

I vigili del fuoco e le Poste e il settore pubblico

Tra i servizi essenziali, anche i vigili del fuoco parteciperanno alla mobilitazione: lo sciopero si svolgerà dalle 9 alle 13 per il personale turnista e per l'intera giornata per il personale giornaliero o amministrativo. Adesioni anche da parte del personale delle Poste, anche se “non si prevedono particolari impatti sui servizi”, assicura la società. Possibili disagi anche negli uffici pubblici, nei musei, nelle biblioteche.

Le associazioni femministe

Cortei e mobilitazioni sono previsti anche da parte delle associazioni femministe. A Bologna l’8 marzo ‘Non una di meno’ aprirà la giornata alle 9.30 in piazza Maggiore, con laboratori, microfoni aperti per le testimonianze e diverse altre iniziative. Nel pomeriggio alle 17, invece, tutte le donne, le studentesse e le attiviste delle sigle antagoniste, come Cua, Osa, Làbas e Cambiare Rotta, si riuniranno in piazza XX Settembre, da dove partirà un corteo non solo trasfemminista ma anche indetto per protestare anche su altri temi, come l’emergenza casa.