VALERIO BARONCINI
Politica

Il futuro di Bonaccini fra Europa e terzo mandato: "Faccio decidere al Pd"

Bruxelles, le comunali, la regione: sarà una lunga campagna elettorale. La legge vieta la ricandidatura a governatore e Schlein è contraria. Ma in ballo c’è la grande sfida della ricostruzione post alluvione

Stefano Bonaccini, classe 1967, guida la Regione Emilia-Romagna dal 2014

Stefano Bonaccini, classe 1967, guida la Regione Emilia-Romagna dal 2014

Bologna, 6 agosto 2023 – Basta tatticismi, fine dei giochi. Stefano Bonaccini parla apertamente di sé e del suo futuro in una notte d’estate che sa d’inverno fra i giganti verdi di Bosco Albergati, nel Modenese: "Il Pd valuti a cosa io posso essere utile in futuro, se ritiene. Poi vedremo. Abbiamo una legge che vieta il terzo mandato, non sono mai stato in parlamento né in Europa: io comunque sono a disposizione e posso solo dire grazie. Non ho timori, non ho mai pensato di fare le scelte più convenienti".

E di fatto, davanti agli oltre 150 che hanno sfidato alla Festa dell’Unita la pioggia e un vento obliquo, traccia un bilancio di "questi nove anni belli ma faticosi", segnati dal terremoto, dalla pandemia e ora dall’alluvione.

Ma apre anche una campagna elettorale che si preannuncia lunghissima: nel 2024 le Europee, le amministrative (Modena al voto) e a gennaio 2025 le Regionali. "E attenti, perché si rischia di perdere", ammonisce.

Che di fatto sia campagna elettorale lo abbiamo capito bene con le polemiche delle ultime settimane, dal tema della ricostruzione al dibattito sulla strage del 2 agosto.

Dopo un avvio soft, il dialogo patrioti-compagni ha iniziato ad accendersi, con micce che, ad esempio sulla gestione dei fondi post danni, sono diventate veri e propri incendi. E Stefano Bonaccini sarà centrale in tutte le partite.

Se dovesse candidarsi alle Europee, fra un anno, dovrebbe lasciare la Regione anzitempo, cedendo la guida alla vice Irene Priolo fino alla finestra elettorale di gennaio 2025. Questo significherebbe anche non gestire più il nodo ricostruzione post alluvione.

Se non dovesse candidarsi alle Europee, potrebbe cercare una deroga per il terzo mandato, ma la segretaria Elly Schlein, pur avendo lavorato in viale Aldo Moro e conoscendo Bonaccini, non vuole concedere alcuno strappo per evitare il ritorno dei cacicchi del Sud. Peccato che all’orizzonte non ci sia una successione chiara. Sarà dunque la volontà di Bonaccini a fare la differenza?

“Non ho mai scelto cosa fare, non sono mai stato a Roma né a Bruxelles, ma non mi manca niente. Potrei solo dire grazie se domani mi dicessero che per me non ci son ruoli. Mai, da ragazzo, avrei pensato di fare tutto quello che ho fatto, sono orgoglioso – si confessa il governatore –. Chiunque può dirmi che ho sbagliato, ma non che non ho fatto quello che avevo promesso. Quattro anni fa mi è stato chiesto di ricandidarmi in Regione, molti pensavano che sarei andato in Europa. Mi dicevano ‘ Hai 52 anni, se perdi sei fuori per sempre’. Ed effettivamente quel giro elettorale era davvero rischioso. Ma se mi fossi ritirato sarei stato come il capitano di una squadra di calcio che rifiuta di scendere in campo per paura. Quindi ho accettatola sfida. Non ho timori, non ho paure, io sono a disposizione e il Pd decida se Stefano sia utile. Io posso solo dire grazie, ma vorrei un Pd dove chiunque si possa sentire utile. E forse non ci siamo sempre riusciti".

Pare un manifesto. Per questo vi abbiamo lasciato scorrere il discorso senza commentarlo. Non è un caso che in platea arrivi anche il segretario regionale Pd Luigi Tosiani, uomo di equilibrio e mediazione.

E pare un avviso a Schlein, alla nuova dirigenza dem (decisamente evanescente) e alle opposizioni: Bonaccini vuole puntare anche sui moderati, sul campo largo, su una alleanza che non isoli il Pd, perché sa che questa volta il centrodestra potrebbe scegliere un candidato non di partito.

E il centrodestra sa di avere un’occasione storica: l’Emilia-Romagna non solo è contendibile, è già di fatto meno rossa. E l’alluvione sarà il vero termometro politico di questa campagna-maratona appena partita.