
L’ingresso della piscina Nuotiamo
di Tiziana PetrelliÈ caos sulla gestione del Centro natatorio ‘Nuotiamo’, tra sentenze di liquidazione giudiziale, chiusure anticipate e una concessione pubblica che rischia di vacillare. Il Movimento 5 Stelle accende i riflettori sulla gestione sollevando interrogativi sul futuro dell’impianto sportivo inaugurato appena un anno e mezzo fa. Lo fa con un’interrogazione nella quale si denuncia la chiusura anticipata dell’impianto – avvenuta lo scorso 7 luglio – senza alcuna comunicazione preventiva all’amministrazione comunale, e si segnala un fatto ben più grave: la dichiarazione di fallimento della Pool 4.0 Srl, mandataria dell’Ati (Associazione temporanea di imprese) che si era aggiudicata la concessione.
La sentenza di liquidazione giudiziale è stata emessa dal Tribunale di Ferrara il 24 giugno 2025 (deposito del 25 giugno), ma solo nei giorni scorsi, secondo i pentastellati, se ne sarebbe avuta notizia a livello locale. "Ci chiediamo se l’Amministrazione fosse a conoscenza di questo passaggio – scrivono i consiglieri 5 Stelle – anche perché, dalla risposta fornita dall’assessore Santorelli durante il Consiglio comunale del 30 luglio, sembrerebbe di no". Il timore è che il fallimento della capogruppo dell’Ati comporti lo scioglimento della concessione pubblica, con conseguente interruzione del servizio. A chiarire i contorni della vicenda è Giorgio Andrea Ricci, presidente della Fanum Fortunae Nuoto, che ha confermato la notizia del fallimento, sottolineando però che la società da lui rappresentata – già operativa sul piano tecnico – ha preso in mano la gestione dell’impianto.
"La Pool 4.0 è fallita per difficoltà legate ad altre piscine, non a Fano – spiega Ricci – e si è dovuta ritirare dalla nostra cordata. Ora siamo rimasti soli, ma stiamo lavorando con i nostri consulenti legali e il Comune per garantire la continuità del servizio. Di fatto, abbiamo sempre gestito l’operatività della piscina". La chiusura di luglio? "Non è dipesa solo da questo - aggiunge Ricci - Stiamo approfittando dell’estate per completare alcuni lavori, tra cui l’attivazione del fotovoltaico e altri interventi migliorativi, anche legati a problemi strutturali sopraggiunti di recente, come le infiltrazioni d’acqua. Il nostro obiettivo è riaprire l’impianto a settembre". Ricci ha poi confermato che anche il centro medico interno alla struttura – previsto nel progetto iniziale – dovrebbe essere operativo a breve, "non appena si sbloccherà l’autorizzazione regionale".
Quanto ai rapporti con il Comune: "L’Amministrazione si è attivata per aiutarci a salvaguardare l’impianto. Perderlo sarebbe una disgrazia per Fano, e siamo determinati a evitarlo". Ma il M5S insiste: "Vogliamo sapere se esistano oggi le condizioni legali per proseguire la concessione e come si intende garantire la trasparenza e la regolarità del servizio. Non è accettabile che l’intera vicenda sia rimasta sotto traccia per oltre un mese". L’assessore ha fatto sapere di non avere nulla da aggiungere a quanto già dichiarato da Ricci.