
La polizia è arrivata sul posto e sta indagando sulle possibili cause della violenta intossicazione
Fermo, 20 gennaio 2025 – E’ andato a prendere un caffè al bar con fa di solito ma, dopo averlo bevuto insieme ad un bicchiere d’acqua, ha iniziato a sentire bruciore alla gola e allo stomaco, per poi accusare un malore.
Una volta trasportato al pronto soccorso e dopo attente analisi, è emerso che si trattava di un avvelenamento. Indaga la polizia sul drammatico episodio che si è consumato all’interno di un bar di Fermo e di cui è rimasto vittima un 65enne fermano di origini albanesi, attualmente ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Murri.
Il fatto si è consumato sabato sera, quando l’uomo dopo cena si è recato al bar vicino alla sua abitazione, un locale che frequenta quotidianamente. Dopo aver preso un caffè e poi aver bevuto un bicchiere d’acqua, ha immediatamente sentito un fastidio alla gola e subito dopo un forte dolore allo stomaco.
Pochi secondi ed ha accusato un malore. Sul posto, allertati dal titolare del bar, sono intervenuti i sanitari del 118 e della Croce Verde di Fermo che, dopo le prime cure, hanno trasportato il 65enne a pronto soccorso.

In un primo momento si è pensato ad un problema virale gastrointestinale, ma quando l’uomo ha iniziato a vomitare sangue, i sanitari si sono subito resi conto che si trattava di qualcosa di più grave ed hanno avviato la procedura che si applica per l’ingestione di sostanze chimiche pericolose o caustiche.
Ieri mattina il medico di turno, una volta raccolta la testimonianza dello sfortunato protagonista, rimasto sempre vigile, ha allertato la polizia che, giunta sul posto, ha immediatamente avviato le indagini per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti.
Una volta individuato il bar dove si è verificato l’episodio, gli uomini della questura hanno raggiunto il locale e dopo, aver parlato con il titolare per capire cosa fosse accaduto, hanno sequestrato alcune bottiglie d’acqua e acquisito le immagini della video sorveglianza.
Il materiale è poi finito nelle mani degli specialisti della polizia scientifica che stanno analizzando il contenuto delle bottiglie alla ricerca di eventuali sostanze chimiche.
Gli uomini della questura stanno lavorando anche sui filmati registrati dalle telecamere del bar per capire se qualcuno possa aver messo, volontariamente o inavvertitamente, qualcosa all’interno del caffè o dell’acqua bevuti dal 65enne.