
Rifiuti in strada e cassonetti utilizzati male
È la sfida delle sfide quella della raccolta differenziata, tutti i comuni sono chiamati almeno a raggiungere la quota del 65 per cento di rifiuti recuperati, pena il pagamento dell’eco tassa. Ecco allora che la Regione fotografa periodicamente la situazione. Il report delle Marche vede Fermo quartultima a livello provinciale tra tutti i comuni della regione, con una percentuale media del 70,9 per cento, contro il 74 di Macerata e Pesaro, il 72 di Ancona, peggio solo Ascoli con il 68 per cento, ma in ripresa.
Altissima invece la prestazione sulla quantità pro capite di rifiuti prodotti, 456 chili, la media marchigiana è 512 Ascoli supera i 558 chili, Macerata 510, Ancona 487. Sulla costa si producono più rifiuti, Pedaso si attesa sui 600 chili pro capite, Porto San Giorgio 577, d’estate è molto complicato coinvolgere anche i turisti nell’impegno di differenziare i rifiuti, nonostante l’ammirevole impegno soprattutto delle grandi strutture ricettive. Tra i comuni della Provincia di Fermo, la prestazione migliore ce l’ha Monteleone di Fermo, con l’83,31 per cento di raccolta differenziata. A gestire il servizio è la ditta Soeco che ha anche Torre San Patrizio, 79 per cento, Moresco, 78 per cento, Lapedona 78 per cento e Rapagnano 76 per cento bene vanno anche i comuni gestiti da Eco Elpidiense e Ecoinnova, Magliano con 83 per cento, Grottazzolina 80 per cento, Petritoli 79 per cento, Monte Vidon Combatte 78 per cento, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Ortezzano e Monterubbiano 77 per cento. Porto Sant’ELpidio supera il 71 per cento, con il sistema di porta a porta spinto, Fermo si attesta ormai da diversi anni sul 65,37 per cento, Porto San Giorgio 66,4 per cento, realtà più complessa dal punto di vista territoriale e con un sistema misto di raccolta rifiuti che di certo non aiuta i controlli e l’attenzione dei cittadini. La ditta Rieco gestisce Altidona, 74,42 per cento di rifiuti differenziati, Tekneco copre invece i comuni di Montegiorgio, 71 per cento, e Montegranaro, quasi 76 per cento. Fanalino di coda Montefortino, con il suo 29,54 per centro, Montefalcone con il 50 per cento, Francavilla d’Ete e Moresco sfiorano il 65 per cento ma ancora si fermano al di sotto della soglia minima e restano in zona pagamento eco tassa. Si salva Santa Vittoria in Matenano che ha una bassa produzione di rifiuti pro capite, 288 chili l’anno. Il quadro generale parla della necessità ancora di rendere le persone sempre più sensibili e attente, la sfida dei rifiuti si coglie solo se tutti ci credono e si impegnano ciascuno per la propria parte, con la consapevolezza che è il tema da sciogliere, da qui all’immediato futuro, nell’interesse dell’unico pianeta che abbiamo.
Angelica Malvatani