Aeroporto di Forlì, "Verso la collaborazione con altri scali"

Forlì airport risponde al sindaco di Rimini: "Si può lavorare senza pestarsi i piedi"

Aeroporto di Forlì, foto generica

Aeroporto di Forlì, foto generica

Forlì, 8 aprile 2023 - Con una nota a firma di Andrea Gilardi, direttore marketing, Forlì Airport risponde alle considerazioni del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad che, nei giorni scorsi, aveva dichiarato: “Basta, due scali possono coesistere”.

“La Romagna guardi sempre più a uno sviluppo concertato. Non solo sanità, ma anche su temi strategici come Porto di Ravenna, fiera, aeroporti, nuovo invaso idrico - dice Gilardi - Il tema del fare sistema con tutti i protagonisti politico-istituzionali, imprenditoriali e associativi della Romagna è da sempre al centro del nostro panel di relazioni. Ne è riprova la recente adesione alla Fondazione per il turismo costituita tra più soggetti fra i quali Comune di Cervia, Terme di Cervia, Golf Club Milano Marittima, Cooperativa Bagnini, Cooperativa Atlantide e Consorzio Welcome Cervia. Ci siamo dati come obiettivo primario la piena collaborazione e condivisione delle idee progettuali a carattere turistico avanzate dai principali interlocutori del territorio. Più nello specifico e riguardo alle dichiarazioni del Sindaco di Rimini, la prima considerazione va nella direzione di una piena disponibilità a incontrarsi e confrontarsi sugli aspetti che riguardano più da vicino le due realtà aeroportuali".

"Non è un mistero - prosegue Gilardi - come le stime di crescita del traffico passeggeri siano importanti: se nel 2021 ha raggiunto un numero di viaggiatori pari al 47% dei livelli del 2019, si prevede che aumenti al 94% nel 2023, al 103% nel 2024 e al 111% nel 2025. Con 1,23 miliardi di spostamenti per turismo a scala globale, il turismo continua a crescere e rappresenta un settore fondamentale per il rilancio dell’economia nazionale. Per cogliere tali opportunità è necessario innovare i servizi di mobilità offerti, migliorare l'accessibilità delle destinazioni turistiche, la fruibilità di percorsi alternativi. Crescerà allora anche la domanda di aeroporti medio-piccoli da parte delle compagnie aeree sui quali operare. Lo spazio per lavorare senza pestarsi i piedi c’è”.