
Stasera alle 21 un racconto sentito e toccante con musiche e danze. Quindici artisti rievocano la tradizione del popoli dell’Africa occidentale.
Lo spettacolo ideato e diretto da Kabine Kouyate ‘In viaggio’, che comprende racconti di migrazioni attraverso musiche, percussioni, danze e canti dell’Africa occidentale, andrà in scena a Modigliana promosso dal comune questa sera alle ore 21, nell’insolita ma suggestiva location del cortile retrostante le scuole elementari. Lo spettacolo racconta il viaggio di un migrante attraverso i sentimenti vissuti dal protagonista. Ideato e diretto da Kabine Kouyate (Bifalo), nato a Bamako, capitale del Mali, coreografo e polistrumentista, figlio di una delle famiglie griot più importanti dell’Africa occidentale. Il griot è un cantastorie, poeta, musicista, una sorta di archivista vivente, che conserva la storia e la tradizione orale di un popolo.
Lo spettacolo è interpretato da quindici tra ballerini e musicisti e le scenografie sono di Giuseppe di Giovanni. La popolazione dell’Africa occidentale nel 2025 è di circa 467 milioni persone, comprende sedici paesi e rappresenta circa il 5.67 % della popolazione mondiale: la Nigeria è il paese più popoloso, seguita da Ghana, Costa d’Avorio e Senegal.
Dall’inizio del 2025, le persone arrivate in Italia risultano 35.827, di cui 7.452 sotto i 18 anni. Il 15 luglio scorso almeno 136.608 tra rifugiati e migranti risultavano presenti nel sistema di accoglienza italiano dei quali 16.497 minori stranieri non accompagnati censiti al 30 giugno (dati Unicef). Il viaggio è la metafora della vita, si parte lasciando parenti e amici, nonostante la paura, i pericoli e l’incertezza di arrivare a destinazione; lo si fa anche per cercare un’occasione anche per chi si ama o perché restando si potrebbe morire.
Il protagonista di questa storia, dopo un viaggio con diverse peripezie, arriverà nell’agognato ‘nuovo mondo’ pieno di illusorie opportunità e spesso attraverso la disperazione, la fame, la sete, le violenze degli aguzzini.
Il giovane protagonista cresce e si riscopre uomo attraverso un viaggio e alla fine ripercorre la strada che lo aveva portato a cercare il ‘nuovo’ tornando alle proprie radici per essere parte della propria terra e tradizioni e col dolore di dover comunicare alla famiglia dell’amico che lui non ce l’ha fatta e il suo viaggio è stato interrotto. Ma alla fine l’ottimismo prevale e la vita e la speranza di un mondo migliore hanno il sopravvento, grazie ad una festosa allegria ritmata dalle danze e dalle musiche.