
Imola, 20 gennaio 2024 – Via libera del generale Francesco Paolo Figliuolo agli 8,5 milioni necessari alla messa in sicurezza dell’Autodromo attraverso il rifacimento del muro perimetrale danneggiato (video) dalle alluvioni di maggio e novembre.

Il disco verde al cospicuo finanziamento, frutto di un lungo lavoro svolto in questi mesi lungo l’asse Roma-Imola, è contenuto nell’ordinanza pubblicata nella serata di ieri sul sito Internet del commissario alla ricostruzione post-alluvione. Il provvedimento, anticipato da Figliuolo nel corso della sua ultima visita a Imola, lo scorso novembre, quando è decollata l’intesa tra il generale e il sindaco Marco Panieri, ha già ottenuto il parere di legittimità della Corte dei conti. Ed è dunque efficace a tutti gli effetti.
Oltre a dirottare su Imola gli attesi 8,5 milioni di euro per l’Autodromo, l’ordinanza di Figliuolo finanzia anche vari altri interventi (compiuti o ancora da realizzare) in somma urgenza. Tra questi, assieme a vari lavori di entità più modesta destinati alla Bassa imolese, ci sono i 120mila euro per risistemare, sempre in zona circuito, il giardino Chico Mendes di via Santerno. L’ordinanza porterà in città anche gli 1,3 milioni per mettere in sicurezza le frazioni di Zello e San Prospero (a quest’ultima destinati anche ulteriori 570mila euro), nonché 200mila euro per fermare il movimento franoso dalle parti della struttura ‘Il Sorriso’ di proprietà del Comune di Imola nel territorio di Fontanelice.
Ma è chiaramente lo sblocco dei fondi per il tratto urbano del Lungofiume a far tirare il sospiro di sollievo maggiore al Municipio. Tra l’altro, giusto una settimana fa, l’attesa messa in sicurezza dell’area a ridosso del Santerno aveva mosso i primi passi grazie all’avvio delle cosiddette "procedure di rilevazione delle sezioni fluviali e per il rilievo batimetrico", vale a dire le operazioni necessarie a misurare la profondità del fondale, dal ponte della Tosa fino a quello della ferrovia.
Per il momento, il Comune ha anticipato di tasca propria 150mila euro. Come stabilito al termine di un sopralluogo tecnico svolto ormai un paio di mesi fa, quei fondi sono serviti a due diversi interventi. Il primo è relativo al tamponamento delle rotture del muro dell’Autodromo, realizzato nelle scorse settimane, con la sostituzione delle lastre in cemento e il rinforzo dei montanti. Il secondo riguarda invece la ricognizione, che è appunto in corso, dell’attuale stato morfologico del tratto urbano del Lungofiume.
A questo punto, una volta arrivati i fondi da Roma, si partirà invece con l’individuazione delle opere compensative necessarie agli interventi sui rii presenti in quella zona e con il consolidamento dei tratti spondali interessati. Infine, dopo una ulteriore e specifica fase di progettazione, si andrà avanti con la messa in sicurezza che si spera metta al riparo una volta per tutte il circuito e le abitazioni vicine. Si tratta di un passaggio non più rimandabile in vista del Gran premio di Formula 1 del 17-19 maggio.
Le immagini del paddock 2 dell’Autodromo allagato una prima volta a maggio 2023, e poi di nuovo il successivo mese di novembre, hanno fatto il giro del mondo. Ma rappresentano una triste pagina da voltare in fretta per una città e un impianto impegnati, grazie al sostegno del Governo nazionale e della Regione, in una trattativa che si spera possa sfociare nella permamenza del Circus a Imola fino al 2030.