GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

"Capannone Nervi e deposito. Chiarezza sul rischio amianto"

Dopo i monitoraggi anche in via Argentina, l’opposizione di Porto Recanati sollecita interventi veloci

Uno dei campionamenti sul capannone Nervi, oggetto delle interrogazioni con il deposito comunale in via Argentina

Uno dei campionamenti sul capannone Nervi, oggetto delle interrogazioni con il deposito comunale in via Argentina

"A giugno sono stati effettuati altri 12 prelievi sulle alette del capannone Nervi ed è stata accertata nuovamente la presenza di amianto, ma la giunta quando e come intenderà procedere alla bonifica? E ancora: in che stato si trova la copertura in eternit del deposito comunale di via Argentina, visto che sono passati 20 anni dall’incapsulamento?" Lo domandano a gran voce i tre gruppi di minoranza Centrodestra Unito, Porto Recanati 21-26 e Civici per Porto Recanati, che hanno presentato due interrogazioni all’amministrazione del sindaco Andrea Michelini.

La prima riguarda la vicenda del capannone Nervi: ad aprile, la giunta aveva reso noto che i campionamenti svolti a inizio anno sulla guaina del manufatto avevano certificato la presenza di amianto. Ma ci sono novità. "Nella documentazione a noi trasmessa il 14 luglio, sono presenti i dati sui prelievi effettuati a giugno e la relazione del responsabile rischio amianto, risalente al 4 luglio – afferma in modo congiunto l’opposizione –. È emerso che sono stati svolti 12 prelievi sia sulla guaina della copertura che sulle alette, i quali hanno tutti accertato la presenza di amianto. Il responsabile rischio amianto scrive nella sua relazione che “in via cautelativa, la copertura del Nervi è stata assimilata a una copertura in amianto“, e consiglia di velocizzare l’intervento di bonifica entro un anno (privilegiando la rimozione), e cioè entro aprile 2026. E ha poi prescritto “di effettuare rilievi più approfonditi con indagine ambientale del terreno così da verificare la porzione interessata, da condividere con Arpam“". Perciò, i tre gruppi di minoranza chiedono all’amministrazione Michelini che "venga fatto un cronoprogramma e se il tempo richiesto di 12 mesi sia ritenuto congruo" e "di informare l’intero consiglio comunale su una vicenda che interessa tutta la città".

La seconda interrogazione dell’opposizione riguarda invece il deposito comunale di via Argentina: "Chiediamo se lì siano stati eseguiti nuovi monitoraggi dell’aria, per verificare l’eventuale presenza di fibre di amianto a tutela della salute del personale. E vogliamo sapere se potete condividere la valutazione del responsabile rischio amianto, che definisce in “buono stato di conservazione“ una copertura in cemento-amianto oggetto di un intervento di bonifica nel 2005, tenuto conto che sono trascorsi 20 anni e le lastre risultano danneggiate degli agenti atmosferici".

Giorgio Giannaccini