"I commercianti e ristoratori di piazza Mazzini hanno sempre dimostrato disponibilità a collaborare con lo Sferisterio e con le iniziative culturali della città. Lo abbiamo fatto in passato e siamo pronti a farlo in futuro. Ma chiediamo di essere messi nella condizione di partecipare in modo serio e concreto". Così i commercianti di piazza Mazzini – membri dell’Associazione commercianti Macerata – dopo le polemiche legate alla chiusura di alcuni esercizi nella giornata di lunedì scorso, quando allo Sferisterio è andata in scena una serata da tutto esaurito con il debutto dello spettacolo "Falstaff – Gli allegri giocattoli di Windsor", che ha coinvolto i ragazzi delle scuole e le loro famiglie.
La proposta degli operatori è di "studiare una comunicazione utile e tempestiva da parte del Comune. Non ricevendo informative ufficiali né visto affissioni o materiale promozionale in città che segnalasse l’evento, noi commercianti non potevamo organizzarci in modo adeguato. Come sempre, ci si basa su calendari ufficiali, brochure e materiali informativi distribuiti sia a noi che alla cittadinanza. È purtroppo impossibile dover passare in rassegna quotidianamente tutte le notizie pubblicate dalle testate giornalistiche per conoscere gli eventi che si svolgeranno in città o doversi chiedere quale evento avrà luogo di lì a poco, alla comparsa delle varie segnaletiche".
I commercianti precisano che "lunedì scorso molti di noi hanno rispettato il giorno di riposo settimanale, non essendo purtroppo informati sullo spettacolo. Crediamo fermamente che apprendere dell’arrivo di centinaia di bambini e famiglie tramite i giornali non può sostituire una rete informativa ufficiale, strutturata e istituzionale. Desideriamo invitare il Comune dunque a costruire sinergie tra cultura e attività economiche non limitandosi a sperare che le notizie rimbalzino sui social o nei media locali: serve una comunicazione diretta, efficace, tempestiva. Chiediamo quindi che si lavori su questo fronte con urgenza, creando canali ufficiali, attivi e continuativi, in grado di coinvolgere chi tiene viva la piazza ogni giorno, anche quando i riflettori si spengono. Solo così si costruisce una città coesa, capace di accogliere e valorizzare ogni evento in tutte le sue potenzialità".