
Benetton Modena lascerà il megastore da oltre 2metri quadri. L’assessore Zanca: "La Fondazione San Carlo affitterà ad altri marchi"
Entro l’anno chiuderà il megastore Benetton-Sisley sotto il portico del Collegio. Al di là dell’aspetto commerciale, verrebbe meno un presidio in un tratto importante del centro storico: l’esercizio tra piano terra e primo piano occupa complessivamente uno spazio di oltre duemila metri quadri in un locale di proprietà della Fondazione San Carlo.
L’indiscrezione circola in città, ma l’assessore al Commercio Paolo Zanca (nella foto) rassicura: "Confermo che i due negozi lasceranno le attuali sedi, e tuttavia lo spazio è già stato affittato a un’altra società: la categoria merceologica è sempre legata a un brand di abbigliamento. Non rimarrà un contenitore vuoto, sarà nostra cura garantire sempre una certa vivacità del centro storico".
Il subentro, salvo imprevisti, dovrebbe avvenire dopo l’estate. Prima di Benetton quei locali avevano ospitato la Standa, come i modenesi ricorderanno.
Come verrà eventualmente modificato il locale? Da quanto si apprende non saranno necessarie ristrutturazioni radicali, occorre procedere con la manutenzione degli impianti: sarà oggetto di trattativa stabilire se gli interventi sono a carico della proprietà o di chi subentra.
Intanto si registra un certo fermento sul fronte commerciale. Nei giorni scorsi è scaduto il bando per richiedere contributi per la riqualificazione e le nuove aperture di attività economiche su tutto il territorio di Modena. Il fondo è di 113mila euro istituto dal Comune con i proventi delle licenze taxi assegnate l’anno scorso. Se in passato le richieste, nel precedente bando, era stata solo quattro, adesso sono arrivate 15 domande, quattro delle quali riguardano nuovi insediamenti in centro. il resto sono richieste di contributi per ristrutturazione.
Si tratta di opportunità, come si leggeva nel bando, "per migliorare per esempio l’immagine e l’accessibilità dei propri negozi, ampliare prodotti e servizi, o anche per avviare nuova attività (calzolai, orologiai, sarti, edicolanti, centri benessere e servizi alla persona), puntando sull’acquisto di macchinari, sistemi di sicurezza o consulenze per piani marketing".
Un’iniziativa rivolta, in particolare, a esercizi di vicinato e servizi di prossimità insediati, o in procinto di insediarsi, nel territorio comunale.
Le spese da certificare, con documentazione, non possono essere inferiori a 5 mila euro per le riqualificazioni e a 8 mila per le nuove aperture. "Per ottenere il contributo, è necessario che le attività abbiano accesso e vetrine al piano terra e visibili dalla strada. Sarà una commissione tecnica a valutare il grado di innovazione e qualificazione degli ambiti d’intervento e a definire la graduatoria dei progetti ammessi al contributo".
Il bando, evidenzia l’assessore Zanca, "rientra tra le strategie dell’Amministrazione comunale per rilanciare il tessuto di locali commerciali di vicinato e di servizi di prossimità su tutto il territorio di Modena, in un momento di difficoltà delle attività economiche, anche a causa di mutate abitudine di acquisto, ingresso delle nuove tecnologie e la concorrenza delle grandi catene di distribuzione".
g. a.