VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Arresto, il colonnello dei carabinieri: "Video parziale, serve prudenza. Va ricostruita l’intera vicenda"

Il comandante provinciale dell’Arma Caterino sull’episodio: "Stiamo procedendo in piena sintonia con la procura. Saremo rigorosissimi, siamo alla ricerca di testimonianze e altre riprese video. L’antefatto va accertato"

Carabinieri di Modena, il colonnello Antonio Caterino: "Video parziale, serve prudenza. Va ricostruita l’intera vicenda"

Carabinieri di Modena, il colonnello Antonio Caterino: "Video parziale, serve prudenza. Va ricostruita l’intera vicenda"

Modena, 16 marzo 2024 – “Stiamo procedendo con la massima prudenza e in piena sintonia con la procura, alla quale riversiamo tutto quello che deve essere riversato in tema di elementi informativi sulla vicenda, nota al pubblico solo per il filmato divulgato e che ha un antefatto da approfondire e per il quale ora sono in corso approfondite indagini".

Così il colonnello Antonio Caterino, comandante provinciale dei carabinieri di Modena interviene sul video diffuso in rete e da cui emergerebbero atti di violenza da parte di un militare nei confronti di un giovane straniero all’atto di farlo entrare nel mezzo di servizio.

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Il colonnello spiega come l’Arma sarà "rigorosissima" nell’esame disciplinare della vicenda: i militari subito dopo i fatti sono stati destinati ad altri incarichi. "Stiamo ricostruendo l’intera vicenda d’intesa con l’Autorità giudiziaria attraverso la ricerca di eventuali testimonianze e riprese video. Abbiamo una porzione del fatto storico che è l’unica al momento nota al pubblico – sottolinea ancora l’ufficiale –. A carattere generale l’Arma in provincia ha proceduto ad identificare a vario titolo oltre 37 mila persone, lo scorso anno erano state 30mila; questo vuol dire che l’impegno, col tempo, è cresciuto così come sono cresciute le attività in flagranza di reato – commenta ancora il colonnello –. L’Arma, infatti, dall’inizio dell’anno ha effettuato quasi due arresti in flagranza al giorno, soprattutto per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Numeri che ci tengono impegnati sul territorio; contestualmente abbiamo aumentato le pattuglie nelle zone a rischio. C’è poi una grande parte di lavoro – spiega il colonnello Caterino – che riguarda i minori stranieri non accompagnati: abbiamo incontrato più volte i ragazzi in caserma, ove organizziamo incontri di legalità; nel nostro Dna c’è la cura del prossimo”.

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"Lavorare sulla strada non è facile – afferma infine il comandante provinciale – si incontrano persone con storie diverse e ci sono spesso contatti diretti con chi non vuole fornire le proprie generalità e si oppone a quanto prevede la legge. Gli episodi di riluttanza al controllo sono tanti ma per questo insistiamo molto anche sulla formazione continua del personale" conclude.