Arresti a Modena, disposto il trasferimento per due ufficiali dei carabinieri

Il comando generale spiega la scelta: per garantire maggiore trasparenza amministrativa, ripristinare la serenità del reparto, tutelare gli interessi degli stessi ufficiali

Modena, 20 marzo 2024 - La Procura è al lavoro per vederci chiaro nella questione dei due fermati picchiati dai carabinieri a Modena (con due video che sui social hanno fatto montare la polemica). Dopo la polemica, e il trasferimento del militare filmato, oggi arriva la decisione del Comando generale: saranno trasferiti in un'altra sede anche il comandante della compagnia dei carabinieri e il comandante del nucleo operativo radiomobile di Modena, i due ufficiali da cui dipende il militare sotto inchiesta per aver picchiato i due fermati.

Ufficiali dei carabinieri trasferiti dopo le polemiche per il video delle botte agli arrestati (frame dai video)
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Il trasferimento, secondo quanto si apprende dal Comando generale, è stato disposto per garantire una maggiore trasparenza amministrativa, ripristinare la serenità nel reparto e per tutelare al meglio gli interessi degli stessi ufficiali. Il trasferimento non è immediato ma scatterà nelle prossime settimane.

I video sui social: monta la polemica

Il canale di 'Welcome to Favelas' aveva pubblicato, mercoledì scorso, un primo video che mostrava due carabinieri che tentavano di far salire sull'auto d'ordinanza un cittadino di colore, che si oppone. Uno dei due militari colpisce lo straniero con dei pugni, anche in pieno volto, mentre il collega in divisa prova a convincere il fermato a salire in auto, ma senza usare in questo caso violenza. Immagini che si riferiscono all'arresto di Diallo Idrissa, guineiano di 23 anni arrivato in Italia nel 2017 attraverso la rotta libica. Il giovane, che aveva iniziato come lavapiatti, ora fa l'aiuto cuoco in un ristorante. E che ha raccontato: "Mi hanno picchiato senza motivo, neppure in Libia sono stato trattato così e ho avuto paura di essere ammazzato". Il motivo dell'arresto? Per Idrissa era un banale controllo ai documenti, che lui in quel momento non aveva. Scoppia il caso, la procura prende in esame il filmato girato col cellulare da un passante e, i due carabinieri vengono temporaneamente reimpiegati. E mentre la polemica monta, e il datore di lavoro del 23enne prende le sue difese, lunedì lo stesso profilo social posta un altro video: lo stesso carabiniere accompagna un fermato fino all'auto di ordinanza, insieme a un collega, con l'uomo che non sembra particolarmente disposto a seguire i due carabinieri. Arrivati a due passi dalla vettura d'ordinanza, ecco la violenza: il carabiniere colpisce al volto con una manata il fermato. A pochi metri di distanza un testimone riprende il tutto, anche stavolta, col cellulare. Il video, si saprà successivamente, risale ad un anno fa.  

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