JACOPO GOZZI
Cronaca

Rifiuti abbandonati, la denuncia di Stefano: "Invasione di topi, intervenite"

Modena, la segnalazione riguarda viale Buon Pastore, via Fratelli Rosselli e viale Amendola. "La prima volta che mi sono accorto del problema – racconta un residente – è stato quando ho trovato il mio cane con un ratto in bocca”. La replica: “Il Comune si è subito attivato”

Il topo portato dal cane di un residente, a destra rifiuti abbandonati in una foto d'archivio

Il topo portato dal cane di un residente, a destra rifiuti abbandonati in una foto d'archivio

Modena, 5 agosto 2025 – "Nell’area compresa tra viale Buon Pastore, via Fratelli Rosselli e viale Amendola stiamo assistendo a un’invasione di ratti". È questa la denuncia di un residente che si è fatto portavoce dei problemi della zona, lamentando interventi insufficienti da parte del Comune. "La prima volta che mi sono accorto del problema – racconta Stefano Scarponi – è stato quando ho trovato il mio cane con un ratto in bocca: pensavo che si trattasse di un episodio isolato, ma poi ho visto la situazione peggiorare giorno dopo giorno, e confrontandomi con altri residenti, mi sono accorto che il problema riguardava tutto il quartiere. Spesso mi capita di uscire al mattino presto, ed è abbastanza comune vedere i ratti che sfrecciano ovunque; inoltre, ogni settimana troviamo almeno due ratti morti in ciascun cortile condominiale. Abito a Modena dal 1977 ed è la prima volta che mi trovo di fronte a una situazione simile in città".

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Scarponi sottolinea che, nonostante le segnalazioni effettuate, finora la risposta delle istituzioni è stata inadeguata.

"Circa sei mesi fa – prosegue il cittadino – avevo riportato la situazione all’Urp del Comune di Modena. In seguito alla mia comunicazione, è stata montata soltanto una trappola fuori da casa mia, ma si è sganciata nel giro di pochi giorni e non è mai stato sostituito il topicida".

Per il residente, la situazione di degrado è figlia di un sistema di raccolta differenziata non ancora efficiente e dell’irresponsabilità di tanti cittadini.

"A mio avviso – commenta Scarponi – la presenza dei topi è aumentata anche a causa dell’attuale modalità di raccolta differenziata, alla quale purtroppo si somma l’inciviltà di troppe persone. In particolare, in viale Amendola mi capita spesso di vedere rifiuti abbandonati fuori dai contenitori o lasciati direttamente in strada. Da cittadino cerco di fare la mia parte per mantenere il decoro e segnalare le situazioni irregolari, ma credo sia indispensabile una presenza più attenta da parte del Comune". Le richieste dei residenti sono chiare. "Serve un intervento strutturato – sottolinea Scarponi – con derattizzazione pubblica potenziata e verificata. Questa situazione comporta un rischio igienico-sanitario grave, in particolare per bambini, animali domestici e persone fragili. Non si può più aspettare".

Pronta la replica del Comune: "La zona segnalata è ben nota come area a rischio endemico di infestazione ed è già oggetto di monitoraggi e interventi programmati da parte dei nostri uffici – spiegano dall’Amministrazione –. A seguito della segnalazione (arrivata ieri mattina, ndr), il Servizio Verde e Transizione Ecologica del Comune si è immediatamente attivato per richiedere un intervento di derattizzazione nell’area indicata dal cittadino che ringraziamo. La collaborazione dei cittadini nel segnalare tempestivamente eventuali situazioni di infestazione è infatti importantissima".

Entrando più nel dettaglio dell’attività svolta, "il Comune di Modena opera sul territorio con una ditta specializzata che interviene in aree pubbliche critiche o sensibili, come fognature, canali, fossati e zone storicamente esposte, oltre che, in via preventiva, nelle aree esterne delle scuole. Oltre a ciò, l’Amministrazione tiene un censimento costantemente aggiornato dei siti a rischio e un programma periodico di trattamento degli accessi fognari. A questi interventi programmati si aggiungono, come in questo caso, quelli su segnalazione.

Nelle aree pubbliche la ditta incaricata dal Comune utilizza esche ed erogatori conformi alla normativa, con cartellonistica e monitora la situazione con cadenza settimanale o quindicinale. Per quanto riguarda, invece, le aree private, la competenza e i costi di eventuali interventi sono a carico dei proprietari".

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