Strage di Sassuolo, è morto il nonno di Elisa Mulas

A una settimana dalla mattanza di via Manin, il 97enne è morto in una struttura protetta. Fu risparmiato dalla furia di Nabil

L’anziano era in casa quando avvenne il massacro e fu poi trasferito in una struttura

L’anziano era in casa quando avvenne il massacro e fu poi trasferito in una struttura

Sassuolo, 25 novembre 2021 - Era l’unico sopravvissuto nella casa della strage in via Manin dov’era allettato, ma si è spento martedì mattina Renzo Fontana, il 97enne papà di Simonetta e nonno di Elisa Mulas, oltre che bisnonno dei piccoli. Gli ultimi giorni li ha trascorsi in una residenza per anziani del territorio. Aveva contratto il covid, ma ne era guarito a maggio del 2020 e aveva altre patologie che lo avevano costretto a letto da lungo tempo.

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Il pomeriggio della strage era in casa, ma non ha assistito e non si è reso conto di quello che è accaduto, tanto che non è mai stata presa in considerazione la possibilità che potesse testimoniare. Del suo caso si erano subito fatti carico la polizia e successivamente gli assistenti sociali che hanno avviato per lui un percorso in casa protetta. Era molto legato ai nipoti.

La stessa Elisa nelle confidenze alle amiche aveva detto che "lei era cresciuta con i nonni, i nonni sono un patrimonio", il suo papà aveva diversi problemi ed era piuttosto assente. In passato Renzo Fontana era molto attivo in città, aveva svolto anche attività politica e durante le elezioni svolgeva il ruolo di rappresentante di lista alle scuole Pascoli. Nessuno sa come ha vissuto i momenti della strage e le ore successive quando ha dovuto attendere l’entrata in casa delle forze dell’ordine e poi dell’ambulanza che è venuto a prenderlo.

Non ha potuto ovviamente aprire alla sua nipotina D., la bimba 11enneche dopo essere tornata da scuola a piedi come faceva di solito non aveva trovato nessuno che le aprisse la porta. La bimba ha cominciato a vagare fino a quando, all’altezza del supermercato vicino, dei ragazzi l’hanno notato in difficoltà e le hanno consigliato di rivolgersi al commissariato di polizia lì vicino. La bimba è andata al commissariato e gli agenti l’hanno riaccompagnata a casa, chiedendo al fratello Enrico se avesse le chiavi per aprire l’abitazione.

Da lì la terribile scoperta dei corpi martoriati. E mentre adesso si stanno decidendo la data e le modalità dei funerali (se svolgerli in forma pubblica – al Palapaganelli o allo stadio Ricci – oppure in forma privata, quindi senza partecipazione pubblica), dal Comune giunge la notizia che ha superato i 30mila euro il Fondo solidarietà Città di Sassuolo riservato al sostegno dell’11enne, una vera e propria gara di solidarietà che la città di Sassuolo e non solo sta intraprendendo in questi giorni. Il Fondo ha come Iban: IT 27 T 02008 67019 000100984467. La causale da indicare al momento del versamento è ‘Sostegno minore via Manin’.