
Francesco Benozzo sarà ricordato domani al Castello di Montecuccolo
Alla cultura e civiltà celtica, ai suoi costumi, ai suoi miti affascinanti e alla sua musica, Francesco Benozzo ha dedicato gran parte della sua vita e della sua ricerca. Bardo, poeta, arpista, docente universitario, filologo linguista, Benozzo è scomparso prematuramente tre mesi fa, a due giorni dall’equinozio di primavera. E a due giorni dal solstizio d’estate – che per i Celti era uno dei momenti più importanti dell’anno – a lui sarà dedicato un evento speciale, domani sera alle 21 al Castello di Montecuccolo di Pavullo, a cura dell’associazione Terra e Identità.
La figura complessa del professor Benozzo, intellettuale di ampio respiro (che è stato candidato al premio Nobel per la Letteratura), verrà tratteggiata dalla ricercatrice Roberta Iotti. Seguirà la presentazione del libro di Benozzo su ’Lo sciamanesimo’, con la voce di Barbara Zanoni, danzatrice, coreografa, cantante e performer, che è stata compagna del docente nell’arte e nella vita: insieme a lui aveva ideato e interpretato il progetto ’Sylvatica - Canti sciamanici erranti’. Barbara Zanoni eseguirà alcuni canti di tradizione, offrendo una chiave di lettura del testo e delle ricerche che vi furono legate. Concluderà l’incontro Roberto Albicini, autore del libro ’Apollo nella Modena romana’, per il quale Francesco Benozzo stava curando la prefazione.
La serata verrà condotta da Gianni Braglia, amico di lungo corso del poeta con cui negli anni spesso ha collaborato per presentazioni di libri, concerti e altri eventi culturali connessi alla tradizione celtica e romanza, alle tradizioni orali musicali, al dialetto e alle tradizioni culturali del territorio del Frignano, sempre in relazione con la contemporaneità. "Francesco Benozzo – sottolinea Braglia – si è occupato in particolare di libertà di pensiero, della relazione tra libertà di coscienza, autonomia critica e interessi collettivi, contribuendo coraggiosamente, con le proprie opinioni, al dibattito intorno ai temi meno comodi dell’attualità, quali il controllo delle masse o la coercizione dissimulata della popolazione operata dal ‘dispositivo di soggiogamento’ (era una sua definizione)".
Proprio due giorni prima della morte di Francesco Benozzo, l’editore La Vela ha pubblicato il suo ’Piccolo manuale di diserzione quotidiana’, un pamphlet che avanza l’ipotesi filosofica e poetica che la diserzione, ovvero la capacità di sottrarsi e il manifestarsi scomparendo, non sia segno di vigliaccheria ma sia il fondamento delle leggi del tutto.