MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Legambiente:: "Via le bombe dall’Adriatico"

Un sommergibile tedesco a 8 miglia al largo di Fano, un aereo da guerra sotto il San Bartolo, un galeone,...

Un sommergibile tedesco a 8 miglia al largo di Fano, un aereo da guerra sotto il San Bartolo, un galeone,...

Un sommergibile tedesco a 8 miglia al largo di Fano, un aereo da guerra sotto il San Bartolo, un galeone,...

Un sommergibile tedesco a 8 miglia al largo di Fano, un aereo da guerra sotto il San Bartolo, un galeone, mezzo ‘saccheggiato’, sotto le scogliere davanti all’hotel Excelsior. Poi. Perché c’è un poi che torna e ritorna alla memoria: le bombe scaricate in mare alla fine della Seconda Guerra Mondiale ad iprite e arsenico a 5 miglia ai largo della città, dai tedeschi. "Ero in mare con mio padre, ma parlo di 50 anni fa quando abbiamo tirato su una grossa bomba. Si aprì ed il liquido che fuoriusciva ci ha ustionati tutti e siamo dovuti andare al pronto soccorso", dice un capitano di lungo corso dei pescherecci d’altura di Fano. "Adesso? Tutto sepolto dalla sabbia e dal fango", conclude.

Ma Legambiente, con Rosalia Cipolletta, che aveva a fianco il 5 Stelle Lorenzo Lugli, dopo una interrogazione parlamentare di Ilaria Fontana dei 5 Stelle, ha chiamato a parlare Gianni Lannes sul tema "Una mare di bombe" al circolo Ragusello accanto all’entrata del parco Miralfiore. Una vicenda che si riaccende perché tra le azioni che ha fatto Lannes c’è anche una lettera all’ambasciatore tedesco in Italia "perché non dovevano scaricare in mare quelle bombe pericolose che nei primi anni del dopoguerra hanno fatto morti e feriti". Risposte dall’ambasciatore? "No".

Una vicenda da romantici Don Chisciotte? Per molti forse, ma non per gli organizzatori, "perché noi andremo avanti e rimetteremo l’argomento sul tavolo e da settembre vogliamo anche creare un comitato al fine di fare pressione sulle autorità politiche", dice Rosalia Cipolletta. Sugli stessi toni anche Lorenzo Lugli dei 5 Stelle. Il giornalista Lannes ha ripercorso, scavando tra le carte, tutte le bombe finite in mare: davanti alla città: 4300 bombe contenenti 1316 tonnellate di iprite e 84 tonnellate di arsenico provenienti dai depositi di Urbino.