ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Scivola su una foglia di ananas. Donna risarcita con 29mila euro

Il fatto avvenne mentre la 67enne stava facendo la spesa al supermercato ’Gala’ di Acqualagna: due polsi rotti. Il tribunale ha rilevato che l’obbligo di custodia da parte dell’esercizio non era stato rispettato.

Una di questa foglie creò il problema

Una di questa foglie creò il problema

Scivolò su una foglia d’ananas. Supermercato condannato a oltre 29mila euro di risarcimento per una cliente. Quella foglia d’ananas lasciata a terra accanto ai cestoni della frutta è costata parecchio al supermercato ’Gala’ di Acqualagna. Lo ha stabilito il tribunale civile di Urbino riconoscendo alla cliente che scivolò sull’insidioso vegetale un danno biologico e liquidando anche le spese mediche.

Il fatto risale al 23 dicembre 2021, poco prima di Natale. La donna, 67 anni, intorno alle 17, stava facendo probabilmente gli ultimi acquisti prima del cenone quando ha messo il piede su una foglia d’ananas fresca e umida, cadendo rovinosamente a terra nel reparto ortofrutta. La scena è stata vista da altri clienti e dal personale, che sono immediatamente intervenuti. La donna, infatti, è stata subito soccorsa e poi trasportata con l’ambulanza al pronto soccorso di Urbino dove le è stata diagnosticata la rottura di entrambi i polsi.

I filmati delle videocamere di sorveglianza e le testimonianze del personale in servizio, hanno confermato che sul pavimento era effettivamente presente una foglia caduta dalla cesta degli ananas esposti in vendita. La società proprietaria del supermercato si è difesa chiedendo il rigetto delle domande perché infondate oppure, in via subordinata, domandando una riduzione del risarcimento eventualmente spettante sostenendo un concorso di colpa della signora nell’incidente. Ma il giudice di Urbino ha respinto la richiesta, rilevando che l’obbligo di custodia del supermercato non era stato rispettato.

L’esercente avrebbe dovuto infatti garantire la pulizia continua del pavimento, specie in un punto in cui, come emerso, i frutti venivano spesso manipolati dai clienti e potevano perdere foglie con facilità. Determinante anche la testimonianza della responsabile del punto vendita, che ha confermato la presenza della foglia ‘incriminata’. Il giudice ha così condannato la società al risarcimento di 28.125,90 euro per danno biologico, più 925 euro di spese sanitarie e le spese legali. Una caduta che ha avuto conseguenze gravi, dunque, ma anche un epilogo chiaro: custodire bene la frutta, oltre che venderla, è dovere del supermercato.