
Uno dei varchi delle nuove aree pedonali urbane, al centro della polemica
Zone a traffico limitato o aree pedonali urbane? Le recenti limitazioni alla circolazione introdotte nei weekend in alcune strade del centro sono state finora definite ’Ztl’, ’zone a traffico limitato’ che, come dicitura vuole, possono prevedere la concessione di deroghe a vantaggio di alcune categorie di mezzi debitamente autorizzati. Da quando sono entrati in funzione i monitor che segnalano i varchi, la scritta che invece compare è ’Apu’, ’aree pedonali urbane’ che, di fatto, bloccano tutto il traffico veicolare senza eccezione alcuna.
Una novità che non è piaciuta ai gruppi di opposizione in consiglio comunale – CambiAmo Lugo, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Area Liberale – che si sono uniti proponendo una raccolta firme che in un mese ha collezionato 300 consensi. I moduli, disponibili nei banchetti organizzati in piazza, sono stati distribuiti anche alle attività commerciali delle strade chiuse nei weekend, che lamentano già una flessione pari nelle vendite. In più qualcuno ha notato che è possibile utilizzare percorsi alternativi per raggiungere alcuni negozi in auto: percorsi che triplicano le distanze da pochi centinaia di metri a quasi un chilometro. "Ottima scelta – ironizzano – per la qualità dell’ambiente urbano".
L’amministrazione, dal lato suo, si dice disponibile a incontrare gli esercenti per trovare soluzioni in grado di movimentare le vie. "L’errore nella dicitura – spiega la sindaca Elena Zannoni – nasce per tutti dall’abitudine a chiamarle ’Ztl’ e anche nel fatto che la cartellonistica è stata adeguata gradualmente, ma certamente prima di elevare contravvenzioni sarà totalmente sostituita. Le nuove zone pedonali introdotte da alcuni mesi si chiamano appunto ’Apu’, ma sono solo una breve tratto in più rispetto a quelle esistenti. Il progetto risale al 2022, quando venne presentato con una festa in piazza per il passaggio di largo della Repubblica, piazza Martiri e il primo tratto di via Baracca da Ztl ad area pedonale, che contiene molte più limitazioni per le auto e rende più sicuro il passeggio e la frequentazione degli spazi per bambini, anziani e persone fragili. A quella festa, infatti, partecipò anche Anffas, che sostenne l’idea dal primo momento. Proprio per agevolare la frequentazione dell’area pedonale per chi ha difficoltà motoria, si realizzarono diversi posti auto riservati in largo Calderoni oltre a quelli già presenti in via Manfredi e intorno alla piazza".
Al momento il numero delle aree interdette, dove i varchi entreranno in funzione a breve, non dovrebbe aumentare. "Per quanto riguarda i commercianti della zona, siamo disponibili a ragionare con loro su iniziative che possano sfruttare la pedonalizzazione per animare la zona o sull’ampliamento delle aree di realizzazione delle iniziative attuali – continua la sindaca – oltre alla possibilità per tutti di utilizzare anche parte della strada nel weekend. Sulla raccolta firme, che riteniamo una legittima espressione di contrarietà, posso solo dire che non cambierà il nostro orientamento, anche se poi dovremo sicuramente valutare tra qualche mese l’impatto dando il tempo alle persone di abituarsi. Fa un po’ pensare il fatto che venga realizzata proprio all’interno dell’area pedonale, dove quindi ci si aspetta un maggior flusso di persone a piedi e disposte a fermarsi per firmare. Già questo ragionamento ci dice che zona pedonale è una zona dove le persone vanno volentieri per passeggiare e fermarsi, magari a fare compere".
Monia Savioli