Incubo passaporto, tempi biblici per averlo

Sistema in tilt, procedura farraginosa e ridotta possibilità di ottenere un appuntamento in questura e nei commissariati

Incubo passaporto, tempi biblici per averlo

Incubo passaporto, tempi biblici per averlo

"La sede non offre al momento disponibilità di appuntamenti". Se state cercando di avviare la pratica per ottenere un passaporto questa è la laconica risposta che vi attende dalla Questura di Ravenna ma anche dai Commissariati di Faenza e di Lugo. Una risposta che non lascia alcun spazio alla speranza, se non quella di riprovare continuamente a fare il passaggio attraverso lo Spid nella speranza che si appalesi un appuntamento disponibile (a chi scrive, una settimana fa ne era apparso miracolosamente uno per il 22 marzo). Sia che abbiate prenotato un viaggio di piacere sia che dobbiate muovervi per lavoro verso Paesi in cui la carta di identità non basta, siete in un vicolo cieco. Non vi andrebbe molto meglio se la vostra residenza fosse a Forlì-Cesena (il primo appuntamento libero al 27 febbraio era a metà dicembre, ma era comunque possibile prenotarsi) ma sareste molto più fortunati se la residenza fosse a Rimini dove la prima data libera è a metà marzo. Ma il criterio della residenza non si può superare, perché il passaporto va chiesto nell’ambito della provincia in cui si risiede e chi intende richiedere il passaporto presso un diverso luogo di domicilio o di dimora, dovrà illustrare le ragioni per le quali non possa presentare istanza presso l’Ufficio competente in base alla sua residenza. Di fatto a Ravenna il centralino della Questura (con i funzionari non è stato possibile parlare) la spiega così: se volete il passaporto dovete collegarvi al sito con lo Spid dalle 8 alle 11 e, man mano che vengono rilasciati passaporti, si liberano dei posti e può essere in qualsiasi momento della mattinata. Quindi si passa la mattina al pc cliccando di tanto in tanto per aggiornare la procedura. Se si vince alla lotteria del posto, si potrà avere un appuntamento che, sempre secondo il centralino, viene dato entro fine maggio primi di giugno; con la ragionevole certezza di avere il passaporto ad agosto. Dunque servono - teoricamente e per chi riesce a cliccare al momento giusto, un fatto di pura fortuna - circa sei mesi. Perché tutto questo? A detta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel 2023 sono stati rilasciati 2,75 milioni di documenti, un milione in più rispetto a ciascun anno prepandemico, un boom di richieste che ha mandato in difficoltà gli uffici che comunque a gennaio 2024 hanno rilasciato 250mila passaporti a fronte dei 190mila di gennaio dello scorso anno. La risposta strutturale, però, è affidata al progetto Polis con Poste Italiane che consentirà di poter richiedere il passaporto anche negli uffici postali di circa 7mila Comuni con meno di 15mila abitanti. Resta invece il problema nei centri maggiori.

A Bologna, che pure il problema sussiste, la Fiavet Emilia-Romagna Marche, Associazione Imprese Viaggi e Turismo, l’affronta con un protocollo che prevede che la segreteria di Fiavet verifichi la documentazione prodotta e "l’effettiva urgenza del viaggiatore, che, dopo aver appurato l’impossibilità di una prenotazione ordinaria, potrà interfacciarsi direttamente con l’Ufficio passaporti della Questura via PEC o telefonicamente, per la risoluzione della problematica". In pratica una corsia privilegiata che il singolo viaggiatore non può avere.

Giorgio Costa