Meteo Ravenna, massima allerta per la piena del Savio. "Uscite solo se indispensabile"

Il Comune: "Per ora non dobbiamo chiudere strade e modificare la viabilità. Ma sono momenti estremamente delicati"

Sacchi di sabbia contro la furia del Savio fra Cannuzzo e Matellica (Zani)

Sacchi di sabbia contro la furia del Savio fra Cannuzzo e Matellica (Zani)

Ravenna, 13 maggio 2019 –  La situazione resta di massima allerta nel Ravennate. Si è concluso, alle 22.30 di oggi – lunedì 13 maggio – il sopralluogo da parte del sindaco Michele de Pascale, dell’autorità comunale di Protezione civile e del dirigente della Protezione civile Gianni Gregorio, sul Savio, sul Ronco e sul Montone, dove continuano i presidi, come sugli altri fiumi, di forze dell’ordine, volontari, tecnici di tutti gli enti preposti, personale della Agenzia regionale di protezione civile e del Comune, Polizia locale.

Intorno alle 22 sono state in transito le onde di piena del fiume Savio a Castiglione, del Ronco a Coccolia, del Montone a San Marco e del Lamone a Mezzano. La situazione permane quindi di estrema delicatezza ma al momento non si segnalano criticità tali da determinare la necessità di chiudere strade, modificare la viabilità o evacuare altre persone oltre a quelle già evacuate nella zona rossa della chiusa San Bartolo.

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Poco dopo le 23 è stata disposta la riapertura di via Bagnolo Salara e di via Matellica (sp 64 congiunzione Mensa Matellica e sp 32 confine Crociarone) nei tratti compresi tra l’incrocio con via Mensa (ponte sul Savio compreso), rotatoria con via Ruggine fino alla rotatoria all’incrocio con via Crociarone lato Cannuzzo.    

Permane comunque la massima allerta fino alla mezzanotte di domani, martedì 14 maggio, anche in relazione all’andamento della marea. Si raccomanda vivamente di stare lontani da fiumi e argini e di uscire di casa solo se strettamente indispensabile.

Le intense piogge di domenica hanno fatto superare in diversi fiumi, nelle zone collinari, il livello idrometrico di soglia 2 (arancione) e 3 (rosso). In particolare hanno superato soglia 2 il Ronco e soglia 3 il Savio, il Montone e il Lamone. Il Comune raccomanda fortemente alla popolazione di non accedere ai capanni e alle aste fluviali dopo l'esondazione di Cesena. Allagamenti si sono già registrati nel tardo pomeriggio a Cannuzzo e a Mensa Matelica: qui i livelli del fiume sono da record storico: hanno raggiunto i 10 metri. 

Nel pomeriggio il Comune aveva allertato i residenti a Castiglione, Mensa Matellica e Savio di Ravenna:  "Se possibile salite ai piani alti. Se la propria casa non dispone di un piano sopraelevato e non è possibile andare da amici o parenti recarsi alla scuola elementare di San Zaccaria o alla scuola materna di Fosso Ghiaia". 

Alcune abitazioni sono già state evacuate nella zona di San Bartolo, un chilometro attorno al paese. 

Domani saranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado a Ravenna.

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In condivisone con il Comune di Cervia si è deciso di chiudere la passerella ciclopedonale e potrebbe essere interrotta la circolazione in via Romea Sud fra Savio di Cervia e Savio di Ravenna e sul ponte di collegamento fra Lido di Savio e Lido di Classe. Il sindaco di Ravenna, autorità comunale di Protezione civile, raccomanda fortemente alla popolazione interessata di non uscire di casa e rimanere possibilmente ai piani alti, e di non spostarsi se ci si trova in un luogo sicuro. Preoccupa anche la piena del Senio, il Comune racocmanda la massima attenzione e di non recarsi sull’argine del Senio, evitando in particolare le zone golenari. Per emergenze è attivo il numero verde 800 072525.

Cosa fare in caso di rischio idraulico

Allontanarsi tempestivamente dalle zone allagabili, e qualora non sia possibile, recarsi ai piani più alti delle abitazioni e attendere l’arrivo dei soccorsi; non accedere ai locali interrati, seminterrati o scantinati ; portare ai piani più alti delle abitazioni i beni di prima necessità (viveri); portare ai piani più alti delle abitazioni eventuali sostanze inquinanti; staccare la corrente elettrica evitando, in tale operazione, di venire a contatto con l’acqua; se non si possono portare in un posto sicuro, liberare gli animali; se si è in auto, procedere lentamente senza fermarsi: in caso di arresto del veicolo spegnere il motori; non accedere ai sottopassi; non accedere agli argini dei fiumi, alle aree golenali o ai capanni da caccia e pesca; se si è all’aperto cercare di raggiungere il punto più alto evitando assolutamente i ponti; dopo l’esondazione, evitare di collegare elettrodomestici alla presa di corrente, non bere acqua dai rubinetti (potrebbe essere inquinata); utilizzare il telefono solo in caso di emergenza. In caso di emergenza, chiamare il 112 oppure lo 0544 219219.