Pitbull aggredisce bambino di 11 anni a Ravenna: un volontario ha salvato la vita al ragazzino

Con una manovra da esperto è riuscito a far desistere il cane. Si profila un’inchiesta contro il gestore, ma senza querela sarà archiviata

L’intervento della Polizia locale al canile, dopo l’aggressione di un pitbull a un ragazzino (Foto Zani)

L’intervento della Polizia locale al canile, dopo l’aggressione di un pitbull a un ragazzino (Foto Zani)

Ravenna, 2 febbraio 2023 – Da un lato, l’associazione che gestisce il canile potrebbe essere chiamata a rispondere dell’accaduto, l’aggressione di martedì pomeriggio di un pitbull a un bambino di 11 anni. Con essa, anche la volontaria al cui controllo è sfuggito l’animale.

Dall’altro, proprio la reazione rapida di uno dei volontari presenti (non è chiaro al momento se fosse la stessa che l’aveva in custodia) ha probabilmente salvato la vita al ragazzino, riuscendo a far mollare la presa all’animale che lo aveva azzannato al braccio e non aveva alcuna intenzione di cessare l’attacco.

Due aspetti di un incidente destinati a confluire nel fascicolo per lezioni personali colpose che la Procura di Ravenna aprirà non appena gli accertamenti della Polizia locale – che in questo caso opera anche in qualità di polizia giudiziaria – saranno terminati. Il ragazzo è stato morso a entrambe le braccia, riportando escoriazioni e lesioni. Portato subito in ospedale con un codice di media gravità, è stato dimesso quasi subito e le ferite riportate non hanno richiesto l’applicazione di punti di sutura.

Il volontario intervenuto per primo, in particolare, è riuscito a riprendere il controllo dell’animale infilandogli il guinzaglio in bocca, attraverso una particolare manovra che viene richiesta in casi di emergenze di questo tipo e che solo addetti esperti sono in grado di compiere.

Ciò è emerso grazie alle testimonianze delle persone, tra cui la madre dell’11enne, che hanno assistito all’aggressione. Al momento non vi sono ancora indagati, è probabile lo saranno figure legate alla gestione della struttura e, in astratto, anche al Comune di Ravenna, che ne è proprietario.

Si tratterà di esaminare se vi sia stata o meno una carenza organizzativa all’interno del canile. Madre e figlio si erano recati nel primo pomeriggio di martedì presso la struttura di via Romea Nord, per una visita, con l’intenzione eventuale di adottare uno dei cani ospiti. Da una prima ricostruzione, il pitbull sarebbe sfuggito al controllo della volontaria che lo stava accudendo, forse in un’area non accessibile ai visitatori. Questo aspetto, emerso in un primo momento, è tuttavia ancora da appurare e sarà oggetto di accertamenti approfonditi da parte della Polizia locale.

L’inchiesta, tuttavia, potrebbe nascere già morta. La riforma dell’ex ministro Cartabia, infatti, ha esteso anche al reato di lesioni colpose la procedibilità solo a querela di parte, e questo anche in caso di lesioni superiori ai venti giorni, per le quali prima si procedeva d’ufficio.

Solo se i genitori dell’11enne presenteranno denuncia contro il canile comunale, insomma, l’indagine potrà andare avanti, altrimenti sarà archiviata. Anche il secondo reato ipotizzabile, l’omessa custodia e mal governo di animali, è punibile con una sanzione amministrativa in quanto da anni depenalizzato.

Altri tipi di accertamenti riguarderanno il pitbull, il cui curriculum ne rivela la pericolosità. Rientra, infatti, tra gli otto più mordaci sui complessivi 87 cani ospiti della struttura comunale. Era peraltro già noto al competente ufficio Aba – Ambiente e Benessere animale – per precedenti episodi di aggressività, in quanto già segnalato per avere morso qualcuno e che per questo motivo era finito al canile.