ANTONIO LECCI
Cronaca

Rocco Pizzulo muore a 40 anni due giorni dopo l’incidente

Troppo gravi le ferite alla testa riportate nello scontro, avvenuto a Bagnolo, tra il suo scooter e un’auto Ieri mattina dichiarato il decesso cerebrale al Maggiore di Parma, dove era giunto in eliambulanza. Lascia la moglie e due figli piccoli

Rocco Pizzulo e lo scooter a terra in via Fermi, a Bagnolo, distrutto dopo l’impatto contro la vettura

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Reggio Emilia, 11 giugno 2023 – Non ce l’ha fatta Rocco Pizzulo, il quarantenne residente a Carpi, coinvolto giovedì mattina in un violento scontro tra il suo scooter Sym 500 e un suv Rav4 Toyota (poi finito contro un autocarro), avvenuto in via Fermi, nella zona industriale di Bagnolo.

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Nella tarda mattinata di ieri è stato diagnosticato il decesso cerebrale, avviando il "periodo di osservazione", anche in vista di un possibile espianto degli organi, ovviamente se autorizzato dai familiari. Rocco Pizzulo, originario della provincia di Avellino, viveva da tempo in Emilia, a Carpi.

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Lavorava come responsabile di magazzino alla Cgm Spa Divisione Medicale Meta, nella zona industriale di Mancasale, a Reggio. E forse era proprio lì che era diretto, in sella al suo scooter, quando si è verificato l’incidente, in via Fermi, poco prima delle 8 di giovedì mattina.

Aveva grande esperienza in gestione di magazzino e logistica. Lascia la moglie e due figli giovanissimi.

Dopo lo scontro tra il veicolo a due ruote e un’auto, sul posto sono stati mobilitati i soccorsi, giunti con l’ambulanza della Croce rossa di Bagnolo, l’automedica di Reggio e pure l’elisoccorso di Parma, atterrato nei pressi del luogo dello schianto.

A preoccupare, da subito, è stato il violento trauma cranico. Il cedimento del casco, nella parte posteriore, dimostra quando sia stato evidente l’urto, che ha lasciato conseguenze terribili. Il quarantenne è stato poi trasferito in elicottero all’ospedale Maggiore di Parma e, dopo le prime valutazioni, sottoposto a un delicatissimo intervento in sala operatoria, per cercare di ridurre gli effetti dell’emorragia.

Si sperava che questa soluzione potesse aiutare l’uomo a superare la fase più difficile. Ma ieri ci si è dovuti arrendere a un peggioramento che è risultato fatale, avviando così il periodo di osservazione dopo che è subentrata la morte cerebrale.

Degli accertamenti sulla dinamica dell’incidente si occupano gli agenti della polizia stradale del distaccamento di Guastalla, che hanno ascoltato i testimoni e visionato pure le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza delle aziende della zona, riuscendo a ottenere elementi utili alle indagini. Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche l’autovettura – che era in fase di svolta verso un’azienda – e un autocarro che seguiva la Toyota, i cui conducenti sono rimasti fisicamente illesi.