Papa Francesco a Bologna, la giornata minuto per minuto

Dall'hub di via Mattei a Piazza Maggiore, poi in San Francesco e alle 17 la messa allo stadio

Il papa di fronte alla Madonna di San Luca, allo stadio Dall'Ara

Il papa di fronte alla Madonna di San Luca, allo stadio Dall'Ara

Bologna, 1 ottobre 2017 - E' il giorno di Papa Francesco a Bologna. Un programma intenso, quello del pontefice, che in mattinata si è recato a Cesena

LEGGI QUI IL RIASSUNTO DELLA GIORNATA BOLOGNESE DEL PAPA

Le tappe della visita di Bergoglio a Bologna (FOTO) sono cinque: l'hub di via Mattei alle 10,30, Piazza Maggiore per l'Angelus a mezzogiorno e il pranzo in san Petronio con i poveri, San Pietro per l'incontro con il clero, l'incontro col mondo universitario in piazza San Domenico e infine alle 17 la messa allo stadio Dall'Ara (LO SPECIALE

Ore 19,05: Bergoglio è salito sull'elicottero ed è così terminata la giornata emiliana, tra Cesena e Bologna, del Papa

Ore 18,35: la messa al Dall'Ara è finita. Inizia il lento deflusso dei fedeli dallo stadio, ancora avvolto in rigide regole della sicurezza

Ore 18,30: al termine della messa prende la parola l'arcivescovo Zuppi, che ricorda il cardinale Caffarra recentemente scomparso

Ore 17,40: "Nel cammino di ciascuno ci sono due strade - è un frammento dell'omelia di papa Francesco  -: essere peccatori pentiti o peccatori ipocriti. Ma il Signore cerca puri di cuori, non puri di fuori". E ha posto l'accento sull'importanza delle "Tre P": parola, pane, poveri. (Le FOTO della messa)

Ore 17,10: papa Francesco ha iniziato la messa allo stadio Dall'Ara, dopo avere reso omaggio alla Madonna di San Luca

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Ore 17: preceduto dalla Madonna di San Luca, papa Francesco è arrivato allo stadio Dall'Ara

Ore 16,40: Bergoglio lascia piazza San Domenico dopo avere ricevuto dal rettore Francesco Ubertini il Sigillum Magnum, la massima onoreficenza dell'Alma Mater. Sulla papa-mobile scoperta è diretto allo stadio Dall'Ara, dove già tantissimi fedeli lo stanno attendendo.

Ore 16,20: "L'Università di Bologna è da quasi mille anni laboratorio di umanesimo - le parole del papa in piazza San Domenico -. Ha plasmato la città, che è detta la dotta, ma non saccente. Resta aperta ed educa cittadini del mondo. La ricerca va fatta insieme, e l'università, come dice il suo stesso nome, ha un carattere universale, che non ha paura di includere e di includere studenti da paesi anche lontanissimi e con alle spalle realtà difficili". E invita gli studenti a "sognare in grande": "Non abbiate paura, in questi tempi di guerra. Come disse Benedetto XV, la guerra è un'inutile strage: voi ripudiatela, cercate sempre di portare la pace e la giustizia. Invochiamo lo 'ius pacis'"

Ore 16,10: il rettore dell'Alma Mater di Bologna Francesco Ubertini dà il benvenuto a papa Francesco in piazza San Domenico. "San Domenico e San Francesco qui vennero a contatto con lo studio - elenca il rettore -. Poi venne Dante Alighieri, e non a caso questi due santi sono celebrati come simboli della chiesa autentica nel suo Paradiso. Questa univeristà moderna che guarda il futuro trae forza dalle sue radici. Con valori come accoglienza, capacità di dialogo e di ascolto, che caratterizzano l'università e la nostra città: da qui nasce la cultura". A salutare il pontefice per conto degli studenti è il membro del Consiglio studentesco Davide Leardini, studente di Medicina. 

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Ore 15,45: il papa è arrivato in piazza San Domenico: nella basilica prega sulla tomba del santo e lascia una dedica ai domenicani. 

Ore 15,40: concluso il primo incontro del pomeriggio per il pontefice: terminato l'incontro a San Pietro, il papa a bordo della sua papamobile si dirige verso San Domenico, dove lo attendono gli studenti bolognesi e i rappresentanti dell'ateneo. 

Ore 14,40: dopo il pranzo con i mille poveri, papa Francesco è arrivato alla cattedrale di San Pietro, per incontrare il clero. Con sacerdoti e religiosi Bergoglio ha affrontato i temi di fratellanza e diocesanità, e cosa essi comportino nella vita quotidiana dei religiosi.  "Gli 'arrampicatori' sono un grave problema, per il clero e per l'Italia - una riflessione del Papa -. Sono persone che vogliono fare carriera a tutti i costi, arrivare sempre più in alto a scapito degli altri, senza umiltà. Invece noi dobbiamo accettare di fare quello che ci spetta e ci è assegnato". 

Ore 12,45: inizia il deflusso dei fedeli da Piazza Maggiore. L’associazione panificatori Bologna e provincia offrono dolci e raviole alla marmellata ai fedeli

Ore 12,40: il pontefice pranzerà con i poveri in San Petronio (FOTO). Ecco il menù che Camst e Felsinea Ristorazione hanno pensato per Bergoglio: lasagnette al ragù di manzo (definite dal Papa "tanto buone"), cotoletta di tacchino con crema di parmigiano accompagnata da patate alla provenzale, centrotavola di uva e prugne settembrine e una speciale torta di riso. Un menu pensato per rispettare le diverse tradizioni religiose per gli ospiti selezionati dalla curia. Le due aziende hanno messo in campo 12 cuochi e 20 persone per il servizio; sono state usate stoviglie totalmente biodegradabili; le eccedenze del pasto sono state consegnate al Banco alimentare, per evitare spreco di cibo.   

Ore 12,20: "Solo insieme si può uscire dalla crisi e creare un futuro", ha detto il papa dal palco allestito davanti a San Petronio, in piazza Maggiore. "La sfida appassionante di oggi è che i poveri possano trovare lavoro e dignità, come negli anni della ricostruzione dopo la guerra. Mi auguro che il recente patto per il lavoro  dia i frutti sperati. Va tolta la centralità alla legge del profitto e assegnarata invece alla persona e al bene comune". Ha poi recitato l'Angelus con i fedeli riuniti. A salutare il pontefice, tra gli altri, anche il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, l'ex governatore Vasco Errani, due superstiti della strage di Marzabotto (di cui in questi giorni ricorre l'anniversario), Gianni Morandi e il coordinatore della comunità islamica bolognese Yassine Lafram. 

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Ore 12,10:  l'arcivescovo Matteo Maria Zuppi ha aperto la visita del papa a San Petronio. "La città degli uomini non può perdere l'amicizia sociale, che la rende comunità: il simbolo di Bologna siano i portici, pezzi di strada che diventano casa per chiunque li percorra, e non le torri, belle sì, ma chiuse e solitarie". 

Ore 12: il pontefice è arrivato in piazza Maggiore, dopo un breve giro attorno alla pizza la papamobile l'ha ora lasciato davanti agli scalini di San Petronio 

Ore 11,45: il papa, assieme al vescovo Zuppi, è passato davanti alla Parocchia di Santa Rita (FOTO e VIDEO) a bordo della papamobile, recuperata davanti al cinema Tivoli di via Massarenti. In centinaia i fedeli della parocchia  che hanno affollato le transenne per salutare il Papa con cartelloni e disegni preparati dai ragazzi del catechismo

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Ore 11,30: il discorso del pontefice ai migranti: "In voi vedo, come in ogni forestiero che bussa alla nostra porta, Gesù Cristo, che si identifica con ogni straniero, accolto o rifiutato", le sue parole. "Porto nel cuore la vostra paura". E fa un appello a Bologna e ai suoi cittadini: "Siate accoglienti, non temete di accogliere, come avete fatto in passato". Il riferimento è al documento "Liber Paradisus", con cui furono liberati i servi di Bologna. In coro, i migranti lo salutano con cori calorosi di "We love you", ti amiamo, quando papa Francesco fa riferimento alla loro necessità di avere documenti, come recitano molti striscioni

Ore 10,50: il papa saluta a uno a uno i migranti dell'hub: a tutti stringe la mano, con molti si ferma a chiacchierare e a fare qualche selfie. I migranti hanno preparato anche diversi striscioni di benvenuto e accolgono sorridenti il pontefice

Ore 10,30: il papa atterra a Bologna e si dirige all'hub in via Mattei 

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