
La macchina in fuga mentre si ribalta nel video realizzato dai residenti
Ancona, 22 febbraio 2025 - Insieme al suo avvocato, Cinzia Molinaro, il 19enne figlio dell’assessore comunale Orlanda Latini arrestato per i fatti di martedì notte, ha scritto ieri di suo pugno una lettera di scuse a tutte le persone a cui ha recato danno in quella maledetta sera.
Prima a Brecce Bianche, quando insieme a un suo amico minorenne avrebbe tentato di rapinare un ragazzo di 20 puntandogli un coltello a un fianco.
Poi a Torrette dove il ragazzo ha completamente perso il senno della ragione. Al diniego di poter vedere il suo amico, per il quale si era spacciato per fratello, il 19enne ha aggredito due infermieri del pronto soccorso, entrambi uomini.
Poi si è ribellato anche con i carabinieri che nel frattempo erano stati fatti intervenire sul posto e che per fermarlo e impedirgli di andare oltre, lo hanno dovuto immobilizzare con il taser.
In uno stato di adrenalina incontrollabile, il giovane ha scatenato il finimondo, finendo per essere arrestato con l’accusa di tentata rapina e lesioni.
Già il giorno dopo in Tribunale in occasione della convalida dell’arresto si era mostrato molto pentito di quel che aveva combinato.
“Non era in sé – ha dichiarato l’avvocato Cinzia Molinaro – e probabilmente era rimasto stordito anche dall’incidente con l’auto. Lui era in macchina insieme al suo amico, è probabile che lo choc subito per il ribaltamento dell’auto abbia inciso sul suo stato di salute. Tanto che lo abbiamo fatto sottoporre anche una visita medica per capire se ha riportato un trauma”.
I fatti sono comunque molto gravi e ingiustificabili. Tanto che il ragazzo ha voluto fortemente insieme al suo avvocato chiedere perdono per quello che ha fatto. La lettera verrà spedita oggi. Già la famiglia nelle ore immediatamente successive alla notte balorda, aveva fatto arrivare le sue scuse ai sanitari del pronto soccorso di Torrette e ai militari delle forze dell’ordine. Adesso, oltre alle parole ci saranno anche i fatti.
“Nel limite delle sue possibilità – dice il legale – vuole risarcire chi ha subito un danno dal suo comportamento”.
Nel frattempo proseguono le indagini sulla vicenda. La squadra mobile è convinta che tutto sia nato da un regolamento di conti per questioni di droga.
Dall’analisi dei cellulari del guidatore ventenne che si è ribaltato nel tentativo di fuggire e del 19enne, emergerebbero contatti e messaggi nelle ore precedenti al pestaggio.