ANDREA MASSARO
Cronaca

Gli specializzandi danno forfait. Ancona senza guardia medica: "Il rischio è che potrà ricapitare"

Domenica scorsa al "Bonarelli" non è stato garantito il servizio e i pazienti sono stati dirottati a Falconara. Il direttore sociosanitario dell’Ast, Mazzieri: "Facciamo il massimo, lavoriamo perchè non accada più"

Il poliambulatorio Bonarelli ospita da pochi mesi gli ambulatori di guardia medica che fino al 15 aprile erano al Viale. Nel tondo il direttore sociosanitario dell’Ast Ancona, il dottor Massimo Mazzieri

Il poliambulatorio Bonarelli ospita da pochi mesi gli ambulatori di guardia medica che fino al 15 aprile erano al Viale. Nel tondo il direttore sociosanitario dell’Ast Ancona, il dottor Massimo Mazzieri

Ancona, 9 luglio 2025 – Solo otto medici a contratto nell’intero distretto provinciale, una pletora di specializzandi e medici precari a tempo determinato desiderosi di indossare il camice, ma impossibilitati dal farlo. Una situazione potenzialmente esplosiva che rischia di ripercuotersi su servizi essenziali. Come la guardia medica che, incredibilmente, domenica scorsa ad Ancona, capoluogo di regione con oltre centomila abitanti e un bacino potenziale molto più vasto per la presenza di vacanzieri e passeggeri in porto, non è stata garantita.

Gli utenti si sono ritrovati un cartello eloquente sulla vetrata del nuovo poliambulatorio Bonarelli (l’ex Umberto I), con i turni delle altre sedi che devono garantire la continuità assistenziale.

I pazienti? Dirottati a Falconara. Come la mamma con la figlia febbricitante di cui parliamo in un altro servizio. Ma perché si è arrivati a questa situazione? Ne abbiamo parlato con il direttore sociosanitario dell’Ast Ancona, il dottor Massimo Mazzieri.

Ci dica solo una cosa, potrà succedere di nuovo?

"Purtroppo sì, il rischio c’è. Vorrei spiegarle: il servizio di continuità assistenziale delle guardie mediche viene garantito da medici con contratto a tempo indeterminato, medici in formazione e specializzandi. Attualmente sono quattro nei turni diurni e tre di notte. Se vengono a mancare i medici a contratto perchè hanno coperto altri turni e non ci sono gli specializzandi e quelli con contratto a tempo determinato, può succedere che il servizio di continuità non venga garantito".

Non le pare che un servizio di guardia medica non può non essere garantito in una città capoluogo di regione?

"Ha ragione, ma io le ho spiegato qual è la situazione. E vorrei anche dirle perché si è arrivati a questo punto"

Perché?

"Saprete sicuramente della provocazione dei medici specializzandi. Ritengono di essere sottopagati e di dover coprire turni massacranti. Noi conosciamo bene le loro difficoltà e facciamo il massimo per venire incontro a tutti. Ma una cosa va detta: ad Ancona il tariffario è lo stesso di quello di altre città della provincia e della regione".

Sì ma un conto è il servizio di guardia medica ad Ancona e un conto a Ostra Vetere (per esempio ndr). Con tutto il rispetto...

"Certamente, non dovrebbe mai accadere di restare sguarniti e noi vogliamo che non accada più".

Gli specializzandi sono in protesta per la decisione dell’Ast che ha stabilito che chi non potrà garantire almeno quattro turni mensili verrà escluso dal servizio di guardia medica. Voi che cosa state facendo per sopperire a questo deficit?

"Ho avviato interlocuzioni con il presidente dell’Ordine dei medici, chiedendo di sensibilizzarli. Noi non facciamo altro che recepire una direttiva nazionale. L’azienda vigilerà sul rispetto delle norme contrattuali".