
Lunedì nero per l’inquinamento: l’Arpam ha emesso un’allerta per il gas. Gli effetti per un’azienda a fuoco a Fano sono arrivati anche qui. Rebus navi.
Ozono, alga tossica, emissioni di fumi delle navi, benzene ed effetti di un incendio a Fano: un lunedì nero per gli abitanti di Ancona, una città ormai fortemente inquinata. Il primo allarme è arrivato ieri mattina dall’Arpam, l’Agenzia regionale per l’ambiente (che da un mese ha firmato un contratto con il Comune di Ancona per mettere in atto il PIA 2 che lo lega per tre anni a 220mila euro), molto sotto pressione in questi giorni agostani. Un allarme che riguardava dei rilevamenti particolari. Due superamenti del valore soglia d’informazione per l’ozono, di 180 µg/m3, infatti, sono stati registrati il 10 agosto dalla stazione di monitoraggio della qualità dell’aria di Ancona Stazione, con valori pari a 185 e 191 nelle ore comprese tra le 16 e le 18. Questo quanto l’Arpam, attraverso l’U.O. Centro regionale della qualità dell’aria, ha certificato informando gli enti preposti. L’ozono è un gas irritante per gli occhi e per le vie respiratorie. Pur non segnalando sforamenti nelle altre stazioni di rilevamento, l’Arpam consiglia all’intera popolazione di attenersi ad alcune precauzioni a tutela della salute: "Evitare per le persone più fragili (bambini, anziani, donne in gravidanza, cardiopatici e persone affette da patologie respiratorie croniche, ndr) prolungate esposizioni all’aperto nelle ore più calde della giornata; ridurre al minimo, anche nelle ore pomeridiane, lo svolgimento di attività fisiche affaticanti, passeggiate in bicicletta, gare, attività sportive in genere, che comporterebbero un aumento dell’impegno respiratorio e l’azione irritante risulterebbe più intensa; privilegiare un’alimentazione leggera e ricca di elementi antiossidanti, vitamina C, vitamina E, Selenio. I disturbi tendono comunque a cessare con l’esaurirsi del fenomeno di concentrazione acuta di ozono" sono state le conclusioni dell’Arpam.
Nel primo pomeriggio di ieri probabilmente gli effetti dell’incendio che si è verificato alla Carbon Line di Fano sono arrivati fino ad Ancona. Il vento ha convogliato le sostanze bruciate per decine di chilometri, anche se poco dopo le 14,30 si è sentita anche una forte presenza di benzene: "È probabile che si sia trattato degli effetti di quell’incendio e non di altre problematiche – spiegano dalla sede regionale dell’Arpa Marche – In mattinata invece abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini e istituzioni sulla forte presenza di fumo prodotto dai comignoli delle navi ormeggiate al porto. Abbiamo subito attivato le indagini del caso".
Infine l’alga tossica nel tratto di mare dal Passetto a scendere. Sempre l’Arpam ieri mattina ha effettuato dei campionamenti nel tratto di mare tra il Trave e Portonovo e oggi arriveranno i risultati. Prelievi al Passetto e alla Scalaccia sono in programma oggi e i risultati saranno pronti non prima di domani. Quindi fino a mezzogiorno di domani il divieto di balneazione al Passetto e nelle spiagge limitrofe resta interdetto e di conseguenza rimane in vigore l’ordinanza sindacale del comune di Ancona.
Pierfrancesco Curzi