SILVIA SANTARELLI
Cronaca

‘Palazzone’ contestato e comitato "fantasma"

E’ scontro nel quartiere del Vivere Verde dopo l’uscita del consigliere Campanile a nome di un gruppo di cittadini: "Ora mettete la faccia"

E’ scontro nel quartiere del Vivere Verde dopo l’uscita del consigliere Campanile a nome di un gruppo di cittadini: "Ora mettete la faccia"

E’ scontro nel quartiere del Vivere Verde dopo l’uscita del consigliere Campanile a nome di un gruppo di cittadini: "Ora mettete la faccia"

Nuovo edificio a ridosso del ‘Vivere Verde’ i residenti si sfilano dalla protesta: "Chi è contrario, ci metta la faccia".

La nuova costruzione nell’area compresa tra il complesso abitativo situato al civico di Via Verdi 103 e il complesso residenziale denominato "Vivere Verde", che comprende un complesso di 10 palazzi a 4 piani all’interno di un’area verde privata e regolarmente delimitata, sta diventando un caso politico.

A sollevare il caso era stato un mese fa Gennaro Campanile, consigliere di Amo Senigallia, che si era fatto portavoce di un gruppo di cittadini, che si sarebbe dichiarato contrario al ‘megapalazzone’ con "quantità edilizie e altezze spropositate".

Proteste che i residenti, secondo quanto scritto da Campanile in un comunicato stampa firmato ‘Comitato spontaneo a difesa del Vivere Verde’, avrebbero protestato anche perchè "ormai ostaggio già da mesi delle varie ditte appaltatrici i cui operai, incuranti del rispetto degli abitanti del quartiere, iniziano a lavorare e a produrre rumori a volte insopportabili sin dalle 6,45 del mattino e durante le ore riservate al riposo pomeridiano".

Un Comitato da cui diversi residenti si sono sfilati: "Messo in questo modo, sembra che gran parte dei residenti sia contraria – spiega Mauro Solazzi, residente – il Vivere Verde, come il Molinello 2, sono stati tra i primi quartieri della città ad avere ‘megapalazzoni’, che se visto con gli occhi di un milanese fa ridere. Lo stesso vale per il palazzi che circondano il parco della Pace. Se poi è nato un comitato spontaneo contro questa costruzione, è giusto che chi ne faccia parte ci metta la faccia, come avviene sempre con i comitati".

A pensarla come Solazzi, ci sono anche residenti che hanno inviato lettere ai giornali on line, per dissociarsi da quello che al momento sembrerebbe un Comitato spontaneo fantasma.

La spiaggia di velluto non è nuova a proteste di questo genere, era già accaduto con il condomino a ridosso dei ‘Bastoni di via Rodi’, gli immobili sorti sulle ceneri delle ex coloni Enel e in ultimo con il ‘Megapalazzone’, costruzione su cui ora sembra dividersi addiritturta un intero quartiere.