GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Il ritorno della leggenda Tamberi ad Ancona: "Adoro l’entusiasmo della mia gente"

Selfie e abbracci sia all’aeroporto di Rimini che davanti alla casa delle Palombare. Oggi la festa a Camerano

Ancona, 26 agosto 2023 – “Bravo tesoro, bravo. Complimenti, sei l’orgoglio nostro", fa una nonnina, quasi in lacrime, seduta in auto. "Siamo stati tutti con te", garantisce la signora Catia lì a due passi, accanto alla sorella Gabriella e la nipote Sara.

Tamberi accolto dai fan al suo ritorno
Tamberi accolto dai fan al suo ritorno

Lui, con la naturalezza dell’uomo comune, quell’uomo comune "che ha battuto i supereroi" giusto martedì 22 agosto, si avvicina, stringe mani, riceve baci e abbracci. C’è un drappello di persone che l’aspetta. Non capita tutti i giorni di celebrare un mito dello sport italiano diventato leggenda: Gianmarco Tamberi. Sono le 18.56 quando l’auto di Chiara Bontempi, sua moglie, parcheggia nell’unico posto rimasto (volutamente) libero sotto casa alle Palombare. Nel frattempo, però, da qualche minuto l’attesa dei cronisti è irrobustita dalla presenza dei tifosi. Che evidentemente captano l’imminente rientro di Gimbo. In ritardo, ma si deve perdonare, visto l’atterraggio in aeroporto a Rimini un’ora dopo del previsto, ma anche in quel caso preso d’assalto da tanti fan impazziti di gioia.

Detto, fatto. Dal balcone si affaccia un anziano dorico: "Hai portato n’altra medaglia in (rigorosamente "in", ndr) Ancona!". Pollice su, una sana risata. E poi giù di selfie, con alcuni giovani arrivati in scooter vedendo movimento. E ovviamente con tutti i vicini, che vedendolo tornare da trionfatore scendono per complimentarsi. Uno dopo l’altro. Non trascura nessuno. E dunque si apre dopo l’impresa ungherese: "È stata un’emozione unica. Diciamo anche che è stata tosta – commenta il campione del mondo di salto in alto a Budapest – per i tanti sacrifici fatti quest’anno. Dà veramente gusto quando torni e sei accolto da questo entusiasmo delle persone della tua città". Ancona, of course.

Poi confessa le ultime ore, dopo quel salto mùndial da 2 metri e 36: "Sono tre notti che non dormo – scherza col viso disteso, rilassato ma comprensibilmente stanco – La sera della vittoria era impossibile, ci ho provato anche nelle altre due: non ci sono riuscito. C’è ancora l’adrenalina della gara in corpo". Perché quanto fatto dal 31enne anconetano è senza precedenti. È il primo altista italiano a centrare il Triplete: Europei, Mondiali, Olimpiadi. Qualcosa di irrazionale, non certo irraggiungibile se nella tua carta d’identità alle voci nome e cognome c’è scritto Gianmarco Tamberi.

L’allenatore Giulio Ciotti, che è lì con lui, ha un sorriso a 32 denti, ma tiene fede alla promessa che si son fatti con lo staff: "Parla solo Gimbo – ride vistosamente – E poi scusate, è andata bene così...". Anche Chiara gongola per l’affetto ricevuto. Alcuni vicini non vedevano l’ora che tornassero perché "sono due persone speciali, genuine, perfetti ‘inquilini’ della porta accanto", dice Maria Grazia di Tamberi e Bontempi. Per rimanere in tema: "Chiara, t’ho vista l’altra sera mentre lo baciavi – fa una anconetana doc, che vive nello stesso palazzo, in dialetto – E sai cosa te dico? Godetelo più che poi". La moglie ringrazia: "Sarà fatto, signora".

Per lui il condominio ha preparato anche un cartellone speciale con tanto di foto e scritta di rito: "Grazie Gimbo". E via dentro al portone, per il meritato riposo della leggenda. Che sarà "interrotto" soltanto oggi da una altrettanto meritata festa, che avrebbe richiesto espressamente Gimbo al cugino, Leonardo Bartolucci. Festa che si terrà all’Hangar Silverback di Camerano per incoronare mister Half Shave, che torna nel capoluogo senza barba. Come da tradizione. L’ingresso nella struttura dedicata al basket 3 contro 3, l’altra passione di Tamberi, sarà riservato ai tesserati: (ci si potrà tesserare al costo di 10 euro anche oggi, info https://hangarssb.com). Tra i presenti confermati, ovviamente, i compagni di una vita e i familiari. Stretti attorno al loro GimbOro.

Dal sud delle Marche anche Civitanova "accarezza" Gianmarco. L’amministrazione della città dov’è nato, senza "diatribe" sulla paternità del luogo di origine, ha fatto sapere proprio ieri che gli proporrà la cittadinanza onoraria. Aspettando, naturalmente, la celebrazione nella "sua" Dorica. Insomma, una soddisfazione dietro l’altra. Per un atleta che, da martedì, siede nell’Olimpo dei più grandi sportivi. Della storia.