TheFork, due ristoranti marchigiani tra i primi 15 classificati nella Top100 Italia di gennaio

Prenotazioni online con l’app e recensioni: un locale di Ascoli e uno di Civitanova tra quelli preferiti dagli utenti. Ecco quelli sul podio

Alcune delle specialità dei due ristoranti marchgiani pubblicte su TheFork: il 'Tetsu' di Ascoli e 'Vittoriano' di Civitanova

Alcune delle specialità dei due ristoranti marchgiani pubblicte su TheFork: il 'Tetsu' di Ascoli e 'Vittoriano' di Civitanova

Ascoli, 25 gennaio 2024 - Cibo e tecnologia: la scelta del ristorante spesso passa anche per recensioni e app. Anche le prenotazioni negli ultimi tempi si posso fare con semplice clic scegliendo anche l'orario di arrivo e il numero di persone.

Ecco la classifica di Bologna, Reggio EmiliaModena, Rimini, Venezia e Verona

The Fork è l'app di prenotazione gratuita con promozioni dedicate dei ristoranti aderenti. Nella Top 100 Italia di gennaio di The Fork, tra i primi 15 ristoranti classificati, compaiono anche due locali delle Marche: 'Tetsu' di Ascoli e 'Vittoriano' di Civitanova.

Sul podio l’ ‘Officina del Riso’ a Milano Isola, ‘PizzAut’ a Monza e ‘Grazia&Graziella’ di Roma.

La Top 100 è stata stilata tenendo conto di diversi fattori quali il punteggio, le recensioni, le prenotazioni e le visite sulla scheda del ristorante, valutandone le performance sui 6 mesi. La lista riflette un panorama gastronomico in continua evoluzione, fotografando mensilmente la classifica dei ristoranti preferiti dai palati italiani.

‘Tetsu’ di Ascoli Piceno

Il ristorante 'Tetsu' di Ascoli si trova in pieno centro, esattamente in via NicolòIV, e propone specialità giapponesi e gourmet. tetsu, che in giapponese significa ferro, trova la sua unicità in una realtà preesistente e ne ridisegna i contorni, ferrei e avanguardistici. “Tetsu ha dentro di sé due personalità Han e Ki, come due sono le vette di estasi che arriverete a toccare”, promette il sito del locale. Le due realtà si uniscono in un luogo altrettanto storico e ferreo: una vecchia ferramenta, appunto. Lo chef Giacomo Costantini è ascolano, molto legato alle proprie origini: “Il mio background è tutto famigliare e profondamente legato alla tradizione, eppure, la mia voglia di scoprire cose nuove ha fatto nascere in me una passione che porta lontano, fino agli estremi del mondo, in un Paese in cui la tradizione culinaria è altrettanto importante e fondante della cultura di un popolo e del suo modo di essere: il Giappone. La sua cucina, i suoi ingredienti, le sue tecniche di preparazione, il concetto di rigore e di equilibrio dei sapori, il connubio tra gusto e cucina sana, tutto questo mi affascina incredibilmente e mi ha portato a immergermi totalmente in questa atmosfera, attraverso lo studio e la sperimentazione. Ho trascorso gli ultimi dieci anni indagando ogni aspetto di questo vasto mondo, dalle tecniche di taglio del pesce, alla preparazione dell'alimento principe, il riso. Dai brodi utilizzati per le zuppe Ramen, alle paste, fino al capitolo delle fermentazioni”. “Tetsu vuole essere proprio questo, il racconto delle mie esperienze e di quanto ho appreso, un viaggio attraverso l'infinito patrimonio di ricchezze che è la cucina giapponese, troppo spesso confinata al sushi nelle conoscenze occidentali”, conclude.

‘Vittoriano’ di Civitanova Marche

Il 'Vittoriano' di Civitanova è in corso Umberto 188 propone un mangiare tradizionale, con l'opportunità di scegliere piatti vegetariani o biologici. La storia ci dice che questo locale, costruito nel lontano 1897, fosse una cantina dove veniva conservato il vino. Sembra proprio fosse di proprietà della famiglia Bocconi di Milano (la stessa che costruì la famosa Università) e precisamente fu costruita da Giuseppe Bocconi. In quanto era solito visitare spesso il borgo marinaro Civitanovese. Nel locale è possibile fare degustazioni guidate di vere eccellenze italiane selezionate con diversi pacchetti per fare "merenda" o cena con 4 percorsi principali ed una carta di vari piatti singoli da poter selezionare in autonomia.

“Ogni singola bottiglia di vino della nostra cantina è di provenienza italiana e conservata in una zona semi buia – si legge sul sito del ristorante -, in posizione orizzontale e con una umidità e temperatura adatte alla conservazione del vino. In un locale sotto terra”.