Omicidio Giuseppe Balboni, il gip. "Killer freddo e lucido, nessun rimorso"

Le motivazioni della decisione del giudice di confermare la cella per il giovanissimo omicida. "Dopo, ha continuato la sua vita normale per giorni"

Giuseppe Balboni aveva 16 anni

Giuseppe Balboni aveva 16 anni

Bologna, 28 settembre 2018 – La Procura dei minori non l'ha inserita nella lista di accuse, ma il Gip ha voluto che ci fosse anche la premeditazione tra le aggravanti che ora pesano sul futuro del sedicenne ha, a bruciapelo, ha esploso due colpi contro Giuseppe Balboni, uccidendolo sul colpo.

Anche per questo, il giovanissimo killer resterà in cella (nel carcere minorile del Pratello) per decisione del Gip che motiva così la sua decisione: l'omicidio è “espressione di allarmante pericolosità sociale”. Anche e soprattutto per la condotta “successivamente tenuta dal giovane, il quale, con sconvolgente freddezza e lucidità, dopo aver visto cadere sotto i suoi occhi il corpo esanime dell'amico, senza farsi assalire dal panico, né dal rimorso, ha occultato il cadavere, agendo in pochi minuti”.

Quella mattina, emerge dalle “dichiarazioni agghiaccianti” dell'arrestato, Balboni si è presentato a casa sua ma inizialmente il 16enne non gli ha aperto. Poi la vittima avrebbe dato una manata ad uno dei suoi cani e si sarebbe diretto con un coltellino (che i carabinieri stanno ancora cercando, così come il suo cellulare) verso la cuccia dell'altro cane: solo a quel punto il 16enne, impaurito dal gesto, ha deciso di prendere la pistola del padre e di uscire fuori armato. Balboni, quindi, avrebbe reagito dicendo al 16enne di non aver paura dell'arma e quest'ultimo gli ha sparato due colpi.

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Il movente rimane poco chiaro, si è parlato di un debito di poche decine di euro: il ragazzino ha spiegato di aver saputo che Balboni ce l'aveva con lui e di essersi armato per difesa. Certamente - scrive il gip - i due hanno condiviso attività illecite, legate allo spaccio di stupefacenti. Nel motivare l'esigenza del carcere il magistrato ha sottolineato anche come il 16enne “ha avuto la capacità di tenere il segreto di quanto accaduto, conducendo una vita normale”, e ha avuto “la lucidità di predisporre una linea difensiva”, mentendo inizialmente “agli inquirenti e suggerendo agli stessi di percorrere piste investigative per allontanare i sospetti da sé”. Nel frattempo, nel pomeriggio, nella chiesa di Sant'Apollinare di Serravale, a Castelletto, si terranno i funerali di Giuseppe Balboni.

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