
Cesena, 25 ottobre, 2023 – Le grida del pubblico che circonda i due contendenti, al centro i due ragazzini di terza media che si prendono a pugni con guantoni da pugile. Il video sull’incontro di pugilato clandestino tra minorenni, avvenuto sabato sera nella zona del Carisport dietro al Luna park, documentato da immagini e filmati circolati sui social e su chat di whatsapp, è ora al vaglio di indagini da parte dei carabinieri di Cesena. Esaminando i filmati, ascoltando i file audio, le voci dei ragazzi che ripetono ’Menalo, menalo’, le parole di esultanza del vincitore (’Allah Akbar’), pronunciate una volta che ha messo al tappeto l’esile avversario, si sta cercando di ricostruire l’accaduto per capire se vi sono delle responsabilità e a capo di chi. Manca, al momento, una querela di parte, per intervenire su un eventuale reato di lesioni lievi che potrebbe configurarsi nell’accaduto. Ma rimane evidente che si procede per fatti posti in essere da ragazzi di tredici anni, quindi non imputabili. Nel gruppo dei giovani che incitavano al combattimento c’erano però dei 17enni. Le indagini procedono e i volti sono ben identificabili dai filmati in possesso delle forze dell’ordine. Ora si attendono gli sviluppi dell’indagine.

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Ha destato scalpore il video dell’incontro di boxe clandestino tra due ragazzini che si sono affrontati sabato sera in un’arena improvvisata nella zona del Carisport. Sul tema abbiamo sentito il parere di Matteo Signani che si sta allenando per il nuovo incontro mettendo in palio il titolo di Campione Europeo di boxe dei pesi medi, in Inghilterra a Wolverhmpton, sabato 18 novembre contro il pugile Danny Tyler, campione inglese. E non sarebbe la prima volta quella di sabato scorso a Cesena, in quanto si parla di altri incontri fra persone più adulte, maggiorenni, in altre zone della città. Fatti che stanno destando preoccupazione. Matteo Signani, soprannominato Giaguaro, nella sua lunga carriera ha iniziato a fare boxe come dilettante a 15 anni e ha poi disputato 41 incontri da professionista, con un carnet da grande campione, fatto di 32 vittorie, 6 sconfitte e 3 pareggi. Il Giaguaro è sottocapo della Guardia Costiera di Rimini addetto alla sezione Polizia Marittima dove ogni giorno presta servizio.
Signani, come giudica questi incontri di boxe clandestini fra ragazzi?
"Ne vengo a conoscenza solo dal Resto del Carlino, ma sono cose che non dovrebbero succedere. Purtroppo ci sono e bisogna aiutare questi ragazzi e fare capire loro che è pericoloso. In ogni caso è solo tempo buttato, ma finché non succede nulla di grave si fa sempre tempo a smettere di fare certe stupidaggini. Occorre far comprendere loro che si possono usare tutte queste energie in qualcosa che li possa aiutare nella vita, dallo sport, la scuola, la famiglia e la vita privata, facendo del bene".
Anche lei da ragazzino sferrava pugni ai suoi coetanei?
"Ero un bimbo vivace. Poi alcuni genitori, invece di picchiare i loro figli, mi indirizzarono in una palestra di boxe e dal niente sono arrivato sul tetto d’Europa".
Che consigli può dare ai genitori?
"Un mitico babbo, Sesto, mi disse queste testuali parole: ‘Basta fare i dispetti a mio figlio. Vai a fare la boxe’. E così feci".
Cosa può dire a questi giovanissimi?
"Ragazzi, se veramente volete fare delle sfide e misurarvi con altri, andate in una palestra e fate le cose da veri uomini. Lì si vede chi è il più forte. Non buttate via la vita per delle sciocchezze, perché fino a quando va bene ok. Poi si piange".
Tutta colpa loro o anche dei genitori?
"Una mela non cade mai lontano dalla pianta. Purtroppo oggi andrebbero educati i genitori, che sono i primi a dare esempi sbagliati. Se una società vuole veramente proteggere i suoi bambini, deve cominciare con l’occuparsi dei genitori".
Lei è appena diventato padre. Quali consigli darà a suo figlio sulla boxe?
"Spero faccia il ballerino. In ogni caso lui farà quello che preferirà. Sarà libero di decidere. Al babbo e alla mamma il compito di seguirlo".